Guida al Parco dei Monti Picentini: bere, mangiare e dormire low cost vicino Paestum

Pubblicato in: Città e paesi da mangiare e bere

di Novella Talamo

L’identità dell’area compresa nel Parco Regionale dei Picentini, la più vasta distesa verde del Sud Italia, che si estende in Campania a cavallo fra le province di Salerno e Avellino, ha le sue radici profonde nella civiltà longobarda.

Questo territorio, cinto da due confini naturali, i fiumi Picentino e Tusciano, è straordinariamente ricco di biodiversità e conserva alcune tra le più integre testimonianze monumentali di origine longobarda tra cui spiccano le fortificazioni sulle sommità dei monti circostanti: Castrum Nebulano (Montecorvino Rovella), Castrum Terravecchia (Giffoni Valle Piana), Castrum Tempa (Acerno), Castrum Vetrano (San Cipriano Picentino), Castrum Olibani (Olevano sul Tusciano).

Nella frazione Macchia di Montecorvino Rovella fermatevi a visitare i vigneti e la cantina di Casa di Baal (www.casadibaal.it via Tiziano14, tel. 089 98114344), azienda agricola gestita con tenacia e passione dalla famiglia Salerno che produce quattro vini (Rosso di Baal, Bianco di Baal, Fiano di Baal, Aglianico di Baal) e un olio extra vergine di oliva nel vicino frantoio L’Oliveto, anche fattoria didattica (www.loliveto.org tel. 089 981143).

Montecorvino Rovella, il primo centro abitato che si incontra provenendo dalla Piana del Sele, è dominato in alto dal Monte Nebulano su cui ci sono i ruderi di un antico maniero di epoca longobarda, risalente al VI secolo, quando Montecorvino era l’estremo confine occidentale del granducato longobardo di Benevento.

Due le soste dolci nel centro abitato: la Pasticceria Gianni (piazza Budetta, tel. 089 863099) dove gustare i taralli annasprati,  i mostaccioli ricoperti con glassa al cioccolato bianco o al latte, la pasticella al bicchiere, il croccante di nocciola e le meringhe alla nocciola e la pasta di mandorla e la Pasticceria Santoro (via Cavour 81, tel. 089 863371) dove assaggiare il nocciolato, i ‘brutti ma buoni’, il castagnaccio e il ‘mozartino stregato’, biscotto alla nocciola con mousse al cioccolato, bagnato con la Strega e ricoperto da una glassa di cioccolato.

A qualche chilometro dal centro abitato in direzione di Giffoni, in località Rienna nella frazione di Occiano, da visitare la Chiesa di Sant’Ambrogio risalente alla metà dell’VIII secolo, straordinaria testimonianza dell’arte altomedievale di epoca longobarda in Campania. Al centro del catino dell’abside è visibile un affresco che ritrae la Madonna con il Bambino e ai lati i Santi milanesi Ambrogio, Simpliciano, Gervasio e Protasio (info: Pro Loco Montecorvino Rovella tel. 089 808008; Archeoclub d’Italia sede di Montecorvino Rovella, Geremia Paraggio tel. 0828 53123).

Se volete visitare con calma i dintorni potete fermarvi a dormire alla Masseria Sparano di Mario Codanti (www.masseriasparano.it contrada Serroni 1, tel. 089 981260), un’antica casa colonica immersa negli oliveti adibita ad agriturismo e fattoria didattica dove i bimbi possono vedere gli asinelli indigeni tenuti allo stato brado, imparare come fare il pane e il formaggio o seguire lezioni di agricoltura biologica comprensive di percorso botanico.

A Giffoni Valle Piana prima tappa al Convento di San Francesco, duecentesco rifugio con un elegante chiostro impreziosito da affreschi di scuola giottesca (info: Pro Loco Giffoni Valle Piana tel. 089 865218 – 320 0279610).

Nel vecchio refettorio dei frati francescani, sotto le belle volte del convento restaurato, c’è il Ristorante San Francesco (via San Francesco – Rione Amelia, tel. 089 868480 – 335 5313089) dove troverete affettati di capriolo e cinghiale, gustosi bruschettoni, ravioli al tartufo, lagane con ceci e porcini, carne alla brace e dolci a base di castagne e nocciole come la croccante e i ‘brutti ma buoni’. Proseguite per la strada che costeggiando il Convento porta su al Borgo di Terravecchia. Qui potrete passeggiare tra case basse di origine medievale collegate tra loro da strade acciottolate e vie strette e tortuose. Restaurato e cablato, il borgo ospita convegni, mostre ed eventi e offre piacevoli possibilità di soggiorno negli antichi palazzi signorili (info: Gregorio Soldivieri tel. 089 866174).

Se siete golosi potete recarvi alla Pasticceria Elia (www.pasticceriaelia.it traversa Scarpone 2, tel. 089 868495) per  acquistare i panettoni con i fichi bianchi del Cilento o le nocciole di Giffoni o alla Pasticceria Festival (www.pasticceriafestival.com via Francesco Spirito 56, tel. 089 865807) dove gustare la torta Giffoni con crema e nocciole, la mousse con mele annurche e noci o il Nocciolone Giffonese, un panettone con crema di nocciole.

Se amate il vino potete fare una visita alla cantina Lunarossa Vini e Passione (www.viniepassione.it via V. Fortunato P.I.P. lotto 10, tel. 089 8021016) del giovane e dinamico Mario Mazzitelli che produce sette tipologie di vini (Costacielo uvaggio rosso, uvaggio bianco e rosato, Borgomastro, Rosso Marea, Combination, Camporeale da Falanghina e Aglianico e Quartara fermentato in otri di terracotta interrate nella bottaia della cantina).

A Giffoni Sei Casali, il cui borgo di Sieti paese albergo rientra nel progetto Villages d’Europe che promuove l’ospitalità d’eccellenza in luoghi singolari (info: http://ospitalitapaesealbergo.jimdo.com), tanti i piccoli artigiani che producono specialità alla nocciola (info: Associazione Nazionale Città della Nocciola www.nocciolaitaliana.it tel. 348 3167969) come Le Nocciole dei Casali (tel. 089 883077) e la Nùcella dell’Azienda Agricola Nobile (Via Andoli 8 – Sieti, tel. 089/881821). Da provare anche la crespella di Janis Cafè (via Sant’Anna 6, tel. 089 883335) e il caffè alla nocciola della Caffetteria del Borgo (Piazza Corte Dei Santi 47).

A San Cipriano Picentino, alle pendici orientali del Monte Monna, c’è la cantina Montevetrano che potete visitare su prenotazione (www.montevetrano.it via Montevetrano 3 località Nido, tel. 089 882285) dopo un’escursione attraverso i vigneti. A conclusione del percorso degusterete il pluripremiato vino di Silvia Imparato.

Da non perdere anche un assaggio dell’olio extra vergine di oliva dell’azienda Il Nido (www.aziendailnido.com Via Monte Vetrano Campigliano 5, tel. 089 882343), anche questa fattoria didattica. Per una buona pizza di qualità fermatevi alla Masseria della Fontana Vecchia (località Fontanavecchia, tel. 089 861247) rinomata soprattutto per la specialità con patate e funghi. In menu troverete anche buoni primi come troccole agli asparagi, cortecce con porcini e fagioli e pasta e fagioli con aglio sfritto.

A Olevano sul Tusciano sono visibili i resti delle torri di quella che una volta era la triplice cinta muraria del Castello Longobardo arroccato sul Monte Castello. Incastonato tra due enormi rocce, costituiva un villaggio fortificato, edificato su preesistenze greche e romane. Le torrette avanzate, lungo le mura di cinta, furono ottimi osservatori di tutta la piana sottostante. Di grande bellezza è la Grotta di San Michele Arcangelo sul Monte Raione che comprende cinque edifici di notevole pregio, una basilica ad aula unica con affreschi di epoca longobarda, due edicole votive con cortile, una chiesa e un oratorio. Nella frazione di Ariano merita una visita il frantoio oleario settecentesco (info: Pro Loco Olevano sul Tusciano, Pietro D’Aniello tel. 339 1055023).

Da segnare in agenda

Una occasione da non perdere per conoscere le origini longobarde del nostro territorio è la visita della mostra fotografica che sarà allestita nella sala espositiva dell’ex pretura di Montecorvino Rovella dal 6 al 14 luglio prossimi.

Un ringraziamento particolare a Roberto Sguazzo per il materiale fornito a supporto dell’articolo.


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