di Marco Galetti
Mamie, interno giorno, uno scorcio della sala, ambientazione minimalista, nessuna svista, la distanza tra i tavoli, la temperatura gradevole e la quasi totale assenza di rumori di fondo consentono di poter chiacchierare piacevolmente, un vera pausa ristorante (che ristora, bellissima parola) funzionali le griglie metalliche porta borse, estremamente comode le sedute Calligaris
Mamie, dettagli, che dettagli non sono, bella location, elegante, essenziale, confortevole, servizi igienici immacolati, un bel guardaroba, cucina prevalentemente di mare, anche il pane e la piccola pasticceria sono fatti in casa.
In una zona di Monza dove il parcheggio non è solo un miraggio, mi sono fermato per un pranzo veloce, poi me la sono presa comoda, ho apprezzato i dettagli, l’ambiente, l’accoglienza e morso dopo morso ci ho preso gusto, ho procrastinato i saluti concedendomi un dessert (e che dessert…) e ho pensato di tornare in notturna, come faccio di solito per poter avere più frecce al mio arco prima di scrivere, ma non ho resistito… (continua dopo le foto dei piatti di questa gradevole pausa ristorante e prima dei titoli di coda)
Mamie, Trento Doc, al calice, anche nella versione per quote rosa, entrambe le bottiglie sono state aperte correttamente al tavolo e dopo l’assaggio sono state servite senza lesinare.
Mamie, il servizio del pane, appena sfornato, profumato, invitante, fragrante.
Mamie, carpaccio di ricciola e avocado, freschezza&leggerezza, qualità&quantità.
Mamie, tubetti Carla Latini con cozze e fagioli, gustoso, sapido, confortante, a completare il mio piatto un ottimo olio pugliese selezione Mamie e una macinata di pepe nero.
Mamie, risotto carnaroli con gamberi rosa e polvere di pomodori, avevo sentito parlare della bella mano della Chef sui risotti, ho constatato chicco dopo chicco, senza soluzione di continuità, un gran bel piatto, comprensibile e appagante.
Mamie, la Sacher in versione faccina felice, la mia, cioccolato fondente, albicocca e crumble al cacao, dieci euro spesi benissimo, a poco più del costo di un improbabile dolce industriale decongelato in pizzeria un dessert artigianale che invito a provare con l’opportunità di un abbinamento a calice di tutto rispetto, a memoria un barolo chinato di Varja, un Pierale di Leone De Castris, un Ben Rye Donnafugata e molto altro.
Mamie, il servizio del caffè, un biscottino fatto in casa, un buon caffè e una gelatina al lampone a chiudere un’esperienza senza sbavature, un percorso netto che capita sempre più raramente e, per questo, maggiormente apprezzato.
L’esperienza business lunch, acqua, coperto, caffè e due portate da scegliere tra otto a euro trentacinque, è stata gratificante, un bel biglietto da visita in attesa di cogliere, appieno, a luci spente e candele accese, l’essenza della cucina leggera, vegetale e di mare di Maria Rosaria.
In termini di location&qualità e per grado di soddisfazione questo pranzo di lavoro, ma di piacere è meglio, non è minimamente paragonabile a quei “ne carne né pesce” che vengono propinati ovunque a pochi euro meno, luoghi dove ci si accontenta e dai quali ci si alza insoddisfatti, da Mamie il pesce è fresco, ben cucinato, ben presentato e ben servito da un padrone di casa educato, attento e disponibile, Fabio, il marito della Chef salentina Maria Rosaria Peluso che, con la figlia, si occupa della cucina; gestione familiare, dunque, ma location, servizio, portate e attenzione ai dettagli regalano un’esperienza di livello e sopra media.
Mamie
Via Arrigo Boito 68
20900 Monza MB
Cell 3317565596
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