Michele Serra fa la parodia dei vini dell’anno. Sull’ultima pagina dell’Espresso il suo articolo dissacrante fa arrabbiare, come è giusto che la satira faccia, ma il punto vero è che non fa ridere.
Da un punto di vista sociologico, è affascinante vedere come le accese e furibonde discussioni nel mondo del vino per cui si rompono amicizie e si accendono odi inestinguibili non riescano a forare neanche le persone intelligenti e informate. Manco la polemica di Plotino contro gli gnostici, per dire.
Così questa pagina ha un vero problema: non fa ridere. O no?
No, perché se la gente comune, quella che mangia imbustato, ride allora siamo noi ad avere un problema:-(
Dai un'occhiata anche a:
- Il “Biondo” di Caulonia. La bella storia di Ilaria Campisi, visionaria imprenditrice agricola della Locride
- Napoli, da Mimì alla Ferrovia l’esaltazione dei piatti napoletani con gli aceti più antichi d’Italia
- Viaggio in Calabria: i musei d’impresa di SudHeritage
- Ecco i vini più costosi d’Italia. Fra Toscana e Piemonte al terzo posto c’è l’Aglianico di Mario Ercolino
- “Carnis in Fabula” il cibo diventa arte
- Pessoa – Un angolo di Portogallo nel cuore di Frattamaggiore
- Ferran Adrià: “Il genio in cucina non basta senza un business plan”
- Pantruscone: un lievitato ambasciatore della Tuscia