Via Bosco del Monaco, 34
Telefono: 081 862 8956
Vigna delle Rose, Trecase (NA)
Indirizzo: Via Cifelli, 10
Telefono: 351 542 4946
di Antonella Amodio
Un parterre di esperti sommelier, maître di sala, degustatori e giornalisti ha partecipato alla degustazione alla cieca condotta da Armando Castagno presso Vigna delle Rose di Casa Setaro. L’incontro, organizzato da Iolanda Maria Irene Minasola, ha avuto come tema centrale il Vesuvio, con le sue uve autoctone, il suolo vulcanico e la mano dell’uomo come elementi distintivi di una produzione enologica unica e identitaria.
Armando Castagno, critico enologico e tra i massimi conoscitori della Borgogna, ha curato una selezione di sei vini internazionali — scelti per affinità e contrasto — da mettere a confronto con due etichette simbolo di Casa Setaro: Vesuvio Bianco Contradae 61-37 2022 e Lacryma Christi del Vesuvio Don Vincenzo Riserva 2021.
Una degustazione di altissimo profilo tecnico ed emozionale ha così messo a confronto otto grandi vini provenienti da territori straordinari per vocazione e identità, offrendo un’occasione di dialogo, riflessione sul concetto di terroir e superamento di eventuali pregiudizi. La sessione dei bianchi si è aperta con grande eleganza: dal profilo salino e mediterraneo del Bandol Blanc 2022 di Domaine Tempier (Provenza), al varietale cristallino del Corse Figari Blanc 2023 di Clos Canarelli (Corsica), fino alla complessità aromatica del Virginie de Valandraud Blanc 2021 (Bordeaux).
In questo contesto di grande livello, il Contradae 61-37 2022 di Casa Setaro ha colpito per precisione espressiva, tensione, sapidità e capacità di raccontare l’identità vesuviana in chiave contemporanea: un bianco dalla struttura fine e vibrante, in grado non solo di reggere il confronto, ma — per molti — di superare le controparti internazionali in termini di originalità e coerenza territoriale.
Tra i rossi, il percorso sensoriale ha attraversato il frutto diretto del Morgon Côte du Py 2021 (Beaujolais), l’eleganza classica del Château Branaire-Ducru 2020 (Bordeaux) e la potenza vellutata del Rio Negro Old Vine Malbec 2019 (Patagonia).
Ma è stato il Lacryma Christi del Vesuvio Don Vincenzo Riserva 2021 a sorprendere per profondità, equilibrio e autenticità. L’assemblaggio di Piedirosso e Aglianico si è espresso in modo straordinario, con note di frutto scuro, erbe aromatiche vulcaniche e una trama tannica fine e persistente: un vino che ha saputo raccontare il Vesuvio con eleganza, intensità e visione.
Casa Setaro conferma così che il Vesuvio può dialogare alla pari con i grandi terroir del mondo, proponendo vini che coniugano rigore enologico e forte identità territoriale.
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