Il vino “Capri dei sognatori” e la formula magica dell’aggiunta del limone

Pubblicato in: Curiosità
Etichetta Capri dei sognatori

di Marco Milano

Il vino “Capri dei sognatori” da sorseggiare rigorosamente con l’aggiunta di succo di limone caprese. E’ questa “la ricetta” di Sergio Vellino, esperto e storico di “cose” dell’isola azzurra che ha appena varato una linea di vini dall’originale etichetta “Capri dei sognatori”. Nella tripla versione bianco, rosso e rosato, il vino, un pompeiano delle “Cantine Santarpia” di Assunta Santarpia imbottigliato a Santa Maria La Carità è nelle intenzioni e nei desideri di Sergio Vellino un modo elegante e romantico di “bere Capri”.

Presentato con una “wine bag”, un’elegante borsa con disegno originale dell’artista caprese Francesco Paolo Vellino raffigurante la piazzetta salotto del mondo in un’immagine simbolica di quel modo di “bere Capri”, il rosato è l’ultimo nato della linea. Frizzante, è “prodotto in piccole quantità da uve raccolte lievemente in anticipo rispetto alla piena maturazione. Vinificando con pressatura soffice – si legge nella presentazione – e con fermentazione a temperatura controllata si ottiene un vino giovane, brioso, delicato che esprime freschezza.

Dal colore rosato carico e trasparente, dal perlage molto fine con profumi vivi ed espressivi di fragola e lampone”. E, poi, il piccolo tocco magico suggerito da Sergio Vellino che nella sua carriera di artista poliedrico, vanta anche un prezioso ricettario, “Momenti della cucina caprese”, un originale scrigno di tesori della cucina isolana, dalla pizza monacone alle polpette di melanzane, con la presentazione di Renato de Falco, che tra i suoi “Proverbi Napoletani” editi da Colonnese nel 1991 cita: “A ‘o munno quattro cose te fanno cunzulà: ‘a femmena, l’argiamma, lu suono e lu magnà”.

Per Sergio la perfezione di un sorso di “Capri dei sognatori” rigorosamente in un bicchiere a calice che richiama gli anni della Dolce Vita sull’isola azzurra si raggiunge con l’aggiunta di “poche gocce di limone ma rigorosamente caprese” – come ci tiene a precisare – per poter avere così la sensazione unica di sorseggiare letteralmente l’isola più bella del mondo”.


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