La recente notizia relativa a vino contraffatto in Oltrepo Pavese e all’arresto di cinque persone, tra cui un rappresentante di Assoenologi a livello locale, lascia la nostra categoria sgomenta. Noi enologi, che ogni giorno ricerchiamo un’elevazione della qualità dell’alimento vino, non comprendiamo come ancor’oggi possano verificarsi situazioni di questo tipo.
Il nostro plauso va alle autorità di controllo che ogni giorno lavorano per mantenere alto il valore e l’immagine dei vini italiani nel mondo e ai quali Assoenologi non farà mai mancare il suo supporto.
Ci auguriamo che venga fatta presto chiarezza su questa spiacevole vicenda e che ogni responsabilità venga definita in modo preciso.
Da parte nostra, come già espresso in passato, qualora dovessero essere accertate responsabilità in capo a colleghi enologi, non tarderemo ad assumere tutti i provvedimenti del caso atti a salvaguardare l’immagine della categoria, rappresentata da tecnici qualificati ed onesti.
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