Il mio gelato artigianale: parla Enzo Crivella, premiato come migliore artigiano d’Italia

Pubblicato in: Personaggi

di Enrico Malgi

In una magnifica e soleggiata mattinata di fine ottobre, sullo splendido lungomare di Sapri incontro l’amico biancocrinito Enzo Crivella, reduce dalla cerimonia di premiazione per la migliore gelateria italiana in quel di Bistagno. Sono curioso di ascoltare dalla sua viva voce come sono andate le cose.

Enzo parlaci di questa tua partecipazione al concorso “Migliore Gelateria d’Italia” organizzato dal sito di Davide Paolini e che tu hai  vinto sbaragliando una nutrita ed agguerrita concorrenza.

“Sì, questo concorso si è svolto nel mese di luglio scorso attraverso il sito web del famoso Gastronauta romagnolo Davide Paolini, a cui hanno aderito 380 gelaterie artigianali di tutta Italia ed hanno votato 42900 elettori. Alla fine mi sono classificato al primo posto con 6019 preferenze. Naturalmente sono molto felice ed orgoglioso di questo risultato, per me stesso e per il Cilento tutto che ho rappresentato”.

Quando è avvenuta e dove si è tenuta la cerimonia di premiazione?

“La cerimonia di premiazione delle prime dieci gelaterie classificate è avvenuta il 24 ottobre scorso a Bistagno, vicino ad Acqui Terme nell’Alessandrino, presso il nuovo stabilimento dell’azienda Casa Giuso, che produce ingredienti composti per pasticceria e gelateria e che ha sponsorizzato l’evento. Hanno assistito alla cerimonia molti ed affermati giornalisti settoriali”.

Con quale motivazione Davide Paolini ti ha consegnato il premio di migliore gelateria d’Italia?

“Non c’è stata una vera e propria motivazione, anche perché sono stato proclamato vincitore direttamente da un pubblico di appassionati, ma comunque Paolini ha voluto sottolineare l’aspetto altamente professionale del riconoscimento, che va a premiare soprattutto chi con passione e dedizione riesce ogni giorno a garantire un prodotto di elevata qualità, frutto di un processo lavorativo ottimale e capace di conquistare il gusto di migliaia di consumatori. A tutto questo bisogna aggiungere, come nel mio caso specifico, la risonanza territoriale che mette in rilievo le eccellenti materie prime di cui si fanno uso per confezionare un prodotto di qualità. Ed io mi sento davvero fortunato di appartenere ad un territorio così privilegiato come il Cilento che madre natura ha dotato di tante risorse”.

Ora ti devo fare un’ultima domanda, anche se so che per te rappresenta un punto dolente. Come mai ha deciso di lasciare la gelateria di Salerno?

“Ormai per me questo è un capitolo chiuso e non ci voglio pensare più.  Adesso sto pensando di aprire una nuova attività sempre a Salerno, perché questa è una città straordinaria dove ancora si può dare molto ed io ho voglia di perseguire un progetto interamente mio, senza nessuna collaborazione. Sono convito che Salerno meriti tutto il mio impegno e la mia professionalità che mi vengono riconosciuti in tutta Italia. Naturalmente senza trascurare le mie origini e la mia gelateria di Sapri, che resta il serbatoio ed il vero laboratorio delle mie idee, dei miei progetti e dei percorsi futuri”.

 

 


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