
di Talia Mottola
Isabella De Cham è il primo nome annunciato alla Sagra del Fagiolo di Controne in questa 41esima edizione che si svolgerà nei due week-end del 29 e 30 novembre e del 27 e 28 dicembre. L’arrivo di De Cham è per sabato 29 novembre insieme al suo staff di inesauribile talento e voglia di affrontare nuove avventure: questa volta il viaggio è sugli Alburni, e nel Cilento, a cui lei è particolarmente legata, “Mio padre ci portava a Paestum ogni estate, ricordo con amore questi luoghi”.
La sfida di De Cham nell’entroterra campano porta il nome di “Fagiolo di Controne” , e Isabella ha già in mente come esaltare questo presidio Slow Food, ovvero con scarola scottata e provolone del monaco su pizza fritta aperta.
Isabella De Cham ha iniziato a vincere premi prima ancora di aprire una sua attività. Questa giovane donna ha fatto irruzione nel mondo pizza con passione e bravura, ed è stato inevitabile non accorgersi di lei. Un’ulteriore conferma arriva recentemente, a Paestum in occasione del Campionato Mondiale della Pizza Doc.
La “Regina della Pizza fritta” non è nuova alle classifiche e ai riconoscimenti, è presente nelle guide a partire da 50 Top Pizza, Gambero Rosso, due Galletti su “Il Mattino”. L’elenco è lungo, e quando glielo ricordo mi ferma subito con un “Mica li vogliamo elencare tutti?!” . Isabella muove i primi passi da Concettina ai Tre Santi, da Ciro Oliva e si pone un obiettivo nella vita : portare in auge la pizza fritta, che per lei è “pizza nobile” al pari della Margherita.
Per fare questo ha dovuto rinunciare ad amici, uscite, capodanni, viaggi. Ha dovuto rinunciare a tutto quello a cui invece la maggior parte delle ragazze della sua età molto probabilmente non rinuncerebbe.
Sono anche i suoi occhi a raccontarmi del suo lavoro di pizzaiola, ci leggo forza e consapevolezza e la sua pizza fritta ha davvero qualcosa di cui dover parlare. Lei la descrive come se fosse una sua figlia, ed è uno spettacolo vederla all’opera: sembrano una danza i suoi gesti nel farcirla, ma soprattutto nel friggerla. Poi la tira fuori e lo spettacolo è assicurato, “Mo non ci resta che bucare il pallone”. La pizza fritta di Isabella è ariosa, leggera, digeribile, “l’olio non è l’ingrediente ma il conduttore” e quello che esce fuori è una pizza fritta perfettamente sferica, dovuta al processo di frittura ma anche alla lievitazione.
Mi siedo al tavolo con lei al piano di sopra del suo locale in via Arena della Sanità 27 dopo averla vista alla lavorazione della fritta classica. Ascolto la sua storia mentre mangio “Donna Isabella” e mi chiedo “Come è possibile che sto mangiando la seconda pizza fritta senza affanno e senza sentirmi gonfia?!”, questa seconda poi è talmente delicata, sento la rucola, la provola, il caciocavallo e un’aggiunta di zeste di limone mi pulisce bocca e palato.
La storia di Isabella De Cham
“Si Isabè, ‘e fatt proprio na bella pizza”. Nata da papà tassista e da mamma casalinga, è al primo, scomparso recentemente, che ha dedicato fino ad oggi tutti i suoi premi, l’ultimo ricevuto no. Quello lo ha dedicato alla mamma. Isabella è della Sanità, “Nelle mie vene scorre il sangue della Sanità” , è per questo che ha aperto qui il suo locale. Quella della nascita della pizzeria è una storia che mi porta alla Napoli magica, dai meandri affascinanti e fatati, “Era una ferramenta in disuso da tanti anni” , appena entrata una cosa ha attirato la sua attenzione, tre coppe in un angolo, da quel momento non ha avuto dubbi “Sarà questo il mio locale”.
La pizza fritta è femmina, ma è stata anche da sempre come mi racconta Isabella “La sorella povera della margherita. In questi anni il mio intento è stato quello di portarla ad un livello più alto. Nessun menù di qualsiasi pizzeria può esserne sprovvisto”.
La De Cham è giovane e ambiziosa, ma è anche e soprattuto “uagliona dei quartieri”, dal cuore grande, che ha sudato con la fatica quello che ha oggi. Non comprende il significato di chi se ne va da Napoli, del resto le cose basta volerle e impegnarsi per vivere bene senza per forza dover andar via. Nella sua pizzeria si respira la femminilità e il coraggio di tutte le sue collaboratrici, “Mettersi in gioco, questo davvero conta nel futuro per me ed è un augurio che faccio a tutte le donne”.
Primo premio vinto, Accademia Doc nel 2016, trampolino di lancio per Isabella, “Tutto è partito da lì, garreggiai perchè lo volevo. A fine manifestazione mi dissero di salire sul palco dandomi il punteggio assoluto, un premio che non esisteva, fatto appositamente per me dalla giuria. Allora ero dipendente di una pizzeria e non ancora titolare. Ma gareggiare era la cosa che volevo di più”.
Si accorsero così di Isabella De Cham i giornalisti enogastronomici. L’impasto, la lievitazione, la struttura leggera, la cottura perfetta. Se ne sono accorte le classifiche, se ne accorgeranno a Controne, che questa pizza fritta è femmina, che questa pizza fritta è Isabella De Cham.
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