JOAQUIN
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Molte le novità e le idee innovative a questo Vinitaly. Tra le altre, vogliamo segnalare questo Aglianico bianco che riprende una tradizione nata negli anni ’80 subito dopo la crisi del metanolo quando si determinò una crisi di vendite. Alcuni produttori all’epoca ripiegarono sulla tecnica della vinificazione in bianco delle uve a bacca rossa perchè si pensava che questi fossero gli unici vini possibili: leggeri, magari frizzanti, forse rosati. L’evoluzione successiva ha riportato l’attenzione sui grandi rossi e le aziende, Mustilli ad esempio, preferì toglierlo dalle proposte puntando sui vitigni bianchi vinificati in purezza e soprattutto sull’Aglianico. Qualcuno, come Basilium ad Acerenza nel Vulture ha conservato un prodotto, adesso la famiglia Pagano ripropone questa provocazione in poco meno di tremila bottiglie aprendo secondo me una strada interessante. Spogliato dalla frutta, l’Aglianico presenta davvero bei profumi, si presenta con un indefinibile colore bianco carta con venature rosa, al naso è floreale e minerale con leggera speziatura regalata dalle barrique di secondo passaggio dove il vino è maturato in quattro mesi. In bocca il vitigno getta la maschera e presenta la sua potente freschezza, davvero rinfrancante, una struttura complessivamente molto interessante, come del resto era immaginabile quando si prova il rosato d’Aglianico. Lo beviamo su tutte le preparazioni di pesce, le zuppe, le carni salsate ma non strutturate, formaggi a pasta filata, mozzarella, provola, e su caciocavallo fresco. Un prodotto che è una curiosità, ma su cui si potrebbe riflettere anche se a prima vista può sembrare paradossale vinificare in bianco uve a bacca rossa in una regione ricca di vitigni autoctoni bianchi. Per questo i produttori lo definiscono un gioco, ma a noi sembra più una dimostrazione didattica della poliedricità dell’aglianico.
Sede legale ad Avellino, via Matteotti 22. Stabilimento a Montefalcione, Località Carrari. www.joaquinwines.com Enologo: Sergio Romano. Bottiglie prodotte: 250.000. Uve: aglianico, fiano, greco, falanghina.
Dai un'occhiata anche a:
- Taurasi 2020 docg Tenuta De Gregorio in magnum
- Di Meo 1993: la sfida al tempo del Fiano di Roberto Di Meo
- Cantine Antico Borgo a Taurasi
- Taurasi 2015 docg Riserva, Di Meo
- Gian Luca Mazzella, da giornalista a produttore di Taurasi
- Vini Di Meo – Nuove annate
- I Sognatori 2021 Fiano di Avellino docg, Tenuta Madre
- Cantina Di Marzo a Tufo, alle origini del Greco di Tufo e i nuovi cru di Vincenzo Mercurio
