La Capri di Senesi, tra vigna, arte e visione

Pubblicato in: Le stanze del gusto
Degustazione Vini della Migliera Capri Chalet Azzurro

di Tonia Credendino

Ho camminato con Franco Senesi tra vigne, silenzi e opere d’arte. Ho scoperto una Capri che pochi conoscono, dove ogni dettaglio racconta una visione, e il vino diventa memoria, luogo, promessa.

A tu per tu con Franco Senesi – Un dialogo sulla visione

Seduti a un tavolino del bar Il Piccolo di Capri, con un Hugo Spritz tra le mani e la luce che filtra tra le finestre, Franco mi confida:

“Gli ostacoli, le prove, i fallimenti – sono queste le vere svolte. È da lì che nasce il successo, quello autentico.”
Poi sorride, si guarda intorno e aggiunge:

“L’arte dovrebbe essere liquida come il mare che circonda quest’isola: in movimento, libera, inafferrabile.”

Le sue parole scorrono leggere come la brezza, ma custodiscono una forza che ha radici profonde:

“Ho sempre lavorato con artisti che ammiravo. Non solo per vendere, ma per costruire qualcosa insieme.”

Franco non ama i titoli: più che un gallerista, è un uomo che ha scelto di dedicarsi alla bellezza con ostinazione. Ha imparato lavorando per dodici anni in una delle gallerie storiche dell’isola. Lì ha osservato, ascoltato, atteso. Quando quella galleria ha chiuso, non si è arreso. Ha ricominciato. Non solo per vendere arte, ma per creare spazi dove l’arte potesse accadere.

Liquid Art System – L’arte come resistenza

È da qui che comincia Liquid Art System. Non una semplice galleria, ma un organismo vivo, pulsante, capace di respirare con l’isola e trasformarla in linguaggio. Franco Senesi ha dato forma alla sua idea più radicale:
l’arte non dev’essere esposta, ma abitata; non contemplata, ma vissuta.

Ha immaginato spazi che non separano, ma uniscono. Ha concepito la bellezza non come ornamento, ma come atto quotidiano di resistenza.

Liquid Art System è un mondo parallelo: un’utopia concreta che si realizza tra una tela e un vigneto, tra la luce che attraversa una casa sull’albero e un pensiero che diventa luogo.

È un luogo che liquida la mente e inonda il cuore.

Le sedi attive si trovano a Capri, Anacapri, Positano, Ravello e Miami, ognuna con la propria identità, ma unite da una stessa visione: arte come esperienza, come profondità.

Le opere che abitano queste gallerie sono selezionate con rigore e custodiscono una tensione emotiva profonda: le figure scolpite nel legno di Peter Demetz restano ferme in un gesto sospeso tra intimità e attesa; le catene di metallo diventano corpi umani vibranti di silenzio nelle mani di Seo Young-Deok; le visioni pittoriche di Elisa Anfuso svelano simboli e sussurri con la delicatezza di un sogno antico. I ritratti di Silvia Berton raccontano la femminilità in bilico tra malinconia e forza, mentre Antonio Sannino cattura luce e materia nelle sue vedute urbane e marine, creando paesaggi che sembrano dissolversi tra realtà e incanto. Le sculture di Giacinto Bosco parlano d’amore e solitudini lunari con una grazia che commuove. E infine, le tele barocche di Roberto Ferri, sensuali e tormentate, tra le più emblematiche della collezione, riportano la pittura a un’intensità quasi sacra.

 

Migliera – Dove tutto rallenta

Se Liquid Art System è la mente, Migliera è il cuore.

C’è un punto dell’isola in cui tutto rallenta. Dove l’aria si fa più chiara e le cose si guardano diversamente. È lì che sorge la vigna della Migliera, poggiata come un pensiero antico sui terrazzi della costa sud-ovest. Alla Migliera, tutto si tiene: il vino e l’arte, la memoria e la visione, l’ospitalità e l’esilio.

Non è un luogo da visitare: è un’esperienza da vivere. Un luogo da cui può davvero ricominciare il mondo.

Il microclima unico, influenzato da brezza marina, altitudine ed esposizione solare, crea le condizioni ideali per la coltivazione di vitigni autoctoni. Qui, il vino è espressione del paesaggio, del tempo, della memoria.

“Eat or be eaten, or love and be loved. Which is your choice?” recita una mattonella del Percorso Filosofico.

Qui incontriamo Laura Aversa, arrivata con la sua ape car e un mazzo di fiori tra le mani: “Sono venuta a prendermi cura di questo luogo.” Una frase che dice tutto. Ed è Franco a ricordarmi una frase cara a Luciano De Crescenzo, nel film Perché Capri (1978): “I tedeschi lo chiamano Weltanschauung: visione del mondo.”

Una parola definitiva. E da qui, quella visione prende davvero forma.

Lo Chalet Azzurro – Una casa tra le vigne e il cielo

A pochi passi, affacciato sul sentiero, sorge lo Chalet Azzurro. “Voglio che la mia casa sia aperta al sole, al vento e alla voce del mare, come un tempio greco.” Lo chalet è la residenza artistica di Franco: una casa sull’albero, terrazze spalancate sull’infinito, opere contemporanee, orto, giardino mediterraneo e una piscina a sfioro che riflette il cielo: non per stupire, ma per accogliere la luce — un frammento di mare rubato alla costa. Gli spazi, curati da Liquid Art System, ospitano mostre, eventi, incontri.

L’arte qui non decora: accompagna il silenzio.

 

Mulino e Veterino – Luoghi che parlano la lingua del silenzio

Il nostro tour continua verso l’interno di Anacapri, tra fichi d’India, ginestre e muretti a secco, fino al Mulino: uno spazio selvaggio e potente dove sorgerà un nuovo luogo per l’arte sincera.

Una torre visibile da lontano sarà simbolo dell’isola ovest. Poco più a nord, sopra la Grotta Azzurra, c’è Veterino, sede della cantina. Un luogo raccolto, dove il vino nasce in armonia con la terra.

A guidare il progetto c’è Giovanni Piccirillo, enologo di grande sensibilità. Qui ho incontrato anche Antonio Senesi, padre di Franco. Le sue mani raccontano la terra. I suoi occhi, guardando il figlio, si riempiono di un orgoglio che commuove. Una continuità di visione fatta di gesti semplici e radicati.

 

Accoglienza caprese – Dove tutto si tiene

Il nostro viaggio si conclude all’Hotel La Prora. Su una terrazza sospesa tra cielo e mare, ho degustato i vini della Migliera: Capri Rosso DOC: Piedirosso in purezza, elegante, teso, con note di cenere e vento e Capri Bianco DOC: Falanghina e Greco, fresco, luminoso, profumi di agrumi e erbe mediterranee.

Per Franco, sono visioni in bottiglia: “Il mio vino è una scelta d’identità, un atto d’amore verso l’isola.”

E Giovanni Piccirillo aggiunge: “Il vino nasce nel pensiero, poi tra i filari, poi in cantina. Ogni annata è un dialogo sincero.”

 

Una visione che resiste

 

Capri si racconta così:

con le mani di un padre che curano la vigna,

con artisti che scelgono il silenzio,

con l’ostinazione di chi custodisce la bellezza.

Franco Senesi non ha costruito solo luoghi.
Ha dato voce a un’isola intera.
E il vino — sempre il vino — è il filo che tiene tutto insieme.
Perché il vino, quando nasce così, non si beve soltanto.
Si ascolta. Si attraversa. Si riconosce.
E quando incontra la terra e l’arte, come qui,
diventa visione che resiste.

E tra vigne, silenzi e opere d’arte,
la visione di Franco Senesi continua a parlare.
A chi sa ascoltare.

 

Contatti utili

Liquid Art System
www.liquidartsystem.com
capri@liquidartsystem.com – +39 081 837 8828

Chalet Azzurro Capri
www.chaletazzurrocapri.com
info@chaletazzurrocapri.com – +39 347 6716858

Hotel La Prora
www.albergolaprora.com
info@albergolaprora.com – +39 081 837 0281

La Prora Apartments
www.albergolaprora.it/en/apartments
info@albergolaprora.it – +39 331 1864899

 


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