di Laura Guerra
“La bellezza è il cuore di un piatto. L’estetica viva e palpitante di forme e colori, prima scelti, poi accostati ed infine assaporati, lo rende indimenticabile”.
Karime Lopez, executive chef di Gucci Osteria da Massimo Bottura a Firenze, ha parlato durante l’evento LSDM del concetto di bellezza e di come viene declinato, quotidianamente, nel suo lavoro.
Un’interpretazione che non include semplicemente la preparazione di piatti estaticamente belli, ma anche il saper vivere la cucina con un profondo sentimento di rispetto. “Rispetto per il nome di Massimo Bottura, chef che da anni tiene alto il nome dell’Italia nel mondo, rispetto per la storia di Firenze, che da secoli è fra le città italiane più amate nel mondo, rispetto per il brand Gucci, firma internazionale della moda del Bel Paese. In cucina, dobbiamo amare e rispettare tutto questo, il nostro lavoro vive dentro il “Genio” di tempi e spazi molto preziosi: il Rinascimento e la Toscana ci danno un’energia che si rinnova ogni giorno”.
Sembra quasi sia stato il destino a farla approdare al Gucci Garden di Firenze, attraverso un tortuoso percorso che l’ha fatta lasciare il suo caro Messico, dove è nata, per arrivare prima a Parigi, dove ha studiato arte e scoperto l’amore per la pasticceria francese, poi in Spagna, Peru e Giappone, dove ha lavorato per alcuni dei migliori ristoranti internazionali.
E per Karime, i Giardini di Boboli sono diventati il “comfort place”, le mostre d’arte occasione di relax e di arricchimento, Palazzo Vecchio un posto dove va spesso per risentire gli echi di una storia che la cattura ogni volta.
Da questo percorso che intreccia luoghi e storie del mondo con il il “tuscany mood”, Karime ha sviluppato il suo approccio etico che guarda al meticciato come ad un valore. Tutto questo bagaglio le permette di guidare una brigata multiculturale, espressione di 7 nazioni, che sta insieme come in una bottega artigianale e con cura si ispira mutualmente ed è di ispirazione per il “sogno italiano”; ogni giorno Karime fa un passo nel futuro riconoscendo il valore del passato per creare un ricordo destinato a durare per sempre.
Dai un'occhiata anche a:
- “Lumache ripiene” di genovese d’anatra, il suo fegato grasso e bucce di sedano rapa al thè nero affumicato di Vincenzo Dinatale
- Lsdm 2019, arriva Umberto Bombana l’unico tristellato italiano all’estero
- Oliver Piras e Alessandra del Favero: da San Vito di Cadore a New York, giovani che portano l’Italia fuori dall’Italia
- Paestum, 1 e 2 ottobre. L’edizione Lsdm più bella e ricca di sempre: il programma completo
- The dark side of the cook a Lsdm 2019: etica e sostenibilità nella cucina moderna secondo lo psicologo
- Gianluca Gorini a LSDM 2019: “Perdere un sapore è perdere un sapere”.
- Trottole dei Campi, Fondo di Genovese e Quinto Quarto di Merluzzo di Marco Visciola
- LSDM 2019: formazione e futuro, il contributo di ALMA e dell’Università Federico II