La mozzarella di Botero. Sogni e miraggi: la principessa e la luna

Pubblicato in: TERZA PAGINA di Fabrizio Scarpato

di Fabrizio Scarpato

E la luna bussò, alle porte del buio…..

Non proprio il buio, ma una certa penombra ammanta il lungo tavolo nella sala d’ingresso dell’Enoteca Marcucci a Pietrasanta, in Versilia: un gruppo di gastrovittime si è ritrovato per rendere omaggio alla Principessa, la dolcissima mozzarella di bufala, Treccia di Rivabianca di Paestum.
Tra pareti gravide di bottiglie, sotto lo sguardo protettivo di qualche decina di Mazinga, Jeeg Robot e Trasformers che pendono gelidi dal soffitto, la principessa fa mostra di sé e della sua morbidezza, in un rarefatto, affascinante riflesso lunare: lucida, tremula nuvola bianca.


Pallida luna, dolce di latte, elegante e semplice, non si lascia sfiorare da un filo d’olio, seppur gentile, né da spezie, tantomeno da fine e dorata bottarga: si lascia sedurre soltanto dalla sapida effervescenza di bollicine di Champagne, così come Marilyn, nelle notti californiane, vestiva la sua pelle di luna di due sole gocce di Chanel N. 5. Profumi di donna.
Uno spot illumina l’occhio truce di un Goldrake da guardia e d’improvviso sembra farsi largo, uscendo dall’oscurità, una dea bionda e sinuosa, di eterea e sensuale morbidezza: Nausicaa dalle bianche braccia ? O Merilyn stessa, luminosa, nei riflessi di una luna, ora rossa di pappa al pomodoro e barbaresco.
E la luna bussò, alle porte del buio…”Fammi entrare”, lui rispose di no…

Sogni, miraggi e lampi di flash: immacolato miele d’acacia accompagna una struggente ricotta verso l’oscurità. Ora è notte: al chiaro di luna la porta si apre e Mazinga, insieme a un paio di Goldrake provati dall’età, oscilla nell’aria, scosso da un sospirato refolo di aria fresca.
In fondo alla strada grigio metallizzato, la piazza del Duomo è abbacinante, ghiaccia di bianco marmo di Carrara.
Una donna di Botero, candida e vibrante nelle generose forme opime, languidamente mi saluta: una treccia di mozzarella da abbracciare, certi di esser ricambiati con purissima e calda dolcezza.
Sorrido, il capo chino, le mani in tasca: buonanotte principessa.

E allora giù, fra stracci e amore…. per potersi addormentare, c’è bisogno della luna…
E allora giù…


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