
di Concita De Luca
La Notte degli Osti è nata per trasformare Eboli in una “osteria a cielo aperto”. E così anche quest’anno, quella che è a tutti gli effetti una esperienza collettiva, il 24 e 25 giugno ha portato a tavola oltre 500 persone tra le caratteristiche piazzette e stradine del borgo medievale sul colle Montedoro. Tra tovaglie a quadri, luci soffuse e rampicanti colorati, i menù proposti da diciannove maestri della “cucina sincera” — osti locali e chef ospiti — hanno trovato il loro posto del cuore. Lì dove Giovanni Sparano, ideatore dell’evento, ha immaginato l’incontro perfetto tra vini naturali e cultura dell’accoglienza.
Nata nel 2019, la Notte degli Osti è un appuntamento fisso dell’estate salernitana. Per due sere, in un centro storico completamente pedonalizzato, sei osterie hanno proposto un itinerario gastronomico corale, con piatti che hanno saputo raccontare i sapori di Campania, Liguria, Sicilia, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte.
E così Agata Felluga dalla sua Trattoria Cacciaconti (Maremma) ha cucinato con Giovanni Sparano e Laura Fantastico di Alberto Ritrovo; Andrea Poli di Gustificio (in provincia di Padova) ha firmato il menù con Il Papavero di Maurizio e Benedetta Somma; Pietro Bonacorsi e Matteo Tarozzi – i BbqGeeks – hanno collaborato con Morena Donnantuoni di Dogana; Filippo Bonamici e Lorenzo Stefanini di Bonny Pizza e Gigliola a Lucca hanno condiviso la cucina con Dino Marchetta e Francesca Perretta di Piazzetta Santa Sofia; Valeria Ghiglione de La Vecchia Quercia a San Cipriano Picentino ha duettato con Andrea Nanna di Cantina Segreta; Chiara Malavasi e Claudio Lepore de L’Articiocca a Sestri Levante hanno incontrato la visione gastronomica di Gustavo Sparano e Paola Fulgione di Il Panigaccio.
Confermata la vecchia guardia di osti, capitanata dal leggendario Diego Sorba dell’Enoteca Tabarro a Parma, affiancato da Roberto Buglione De Filippis della Vineria La Posta a Grottaminarda, Alessio Zappasodi della Rimessa Barrio a San Benedetto del Tronto e Giovanni Sparano di Alberto Ritrovo a Eboli. Anche in questa edizione non è mancata la proposta di vino artigianale nelle osterie con la presenza di vignaioli come Guido Zampaglione del Tufiello, Daniele Corrotti e Barbara Toschi di Sagona, Gaetano Guacci oste del Ritrovino in Noto a rappresentare Marabino, Giampiero Ventura per Le Quattro Volte, Simone Fanton per Wine Governo e Giovanni Iannucci. Masterclass, pranzi, brunch e presentazione di libri, sono stati gli ingredienti di “Storie di Osteria” con Diego Sorba e Enrico Azzolin.
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