La Subida a Cormons Alessandro Gavagna
Via Subida, 52
tel. 0481 60531
Aperto la sera

Loro sono Loredana e Tanja Sirk, siamo ai confini della Slovenia a Cormons, oltre 1500 chilometri da Tasca in Sicilia dove mi trovavo. Solo girando in lungo e largo l’Italia ti rendi conto della ricchezza di questo Paese quando gli italiani fanno gli italiani. Loredana e la figlia Tanja sono le regine dell’accoglienza a La Subida, una stella Michelin dal 2007, di quelle piene di clienti perchè fanno una tradizione leggibile e senza fuffe per gastrofighetti. La domanda che dobbiamo farci è: ci torneresti domani? e dopo domani? Ti senti a tuo agio come a casa? Se la risposta è sì, allora il locale è buono. Ogni altra risposta lo relegherebbe nel dimenticatoio. Ci ero stato già alcuni anni fa con gli amici di Vini Buoni e trovare la stessa passione professionale mi ha riscaldato il cuore, il mio istinto mi dice: non tutto è perduto.
Per la descrizione andate a dopo le foto dell’ultima visita e leggete il report precedente.
Scheda del 24 maggio 2019
Trattoria al Cacciatore La Subida a Cormons e il gusto irrinunciabile, superiore e inimitabile dei confini aperti
La Subida a Cormons Alessandro Gavagna
Via Subida, 52
tel. 0481 60531
Aperto la sera
Loredana si aggira, regina della sala, come le mamme Bruna Cerea Da Vittorio o Livia Iaccarino al Don Alfonso. Custode della memoria dei luoghi, della continuità assicurata dalla figlia Tania al servizio e alla cantina e dal marito Alessandro Cavagna, stella Michelin, in cucina.
Terra di confine e di tante sofferenze e guerre nel secolo breve, oggi terra di pace e di un confine che sta solo in chi te lo racconta, ad appena 600 metri da questa Country House l cui storia inizia nel 1959.
E’ una storia italiana di una famiglia che aveva lasciato la neonata Jugoslavia del Maresciallo Tito per stabilirsi al di là del confine. Qui il papà di Josko iniziò una piccola attività di ristorazione per andarsene prestissimo, troppo presto. E Josko decise di investire nel turismo in una zona allora presidiata militarmente, all’inizio degli anni ’80, quando iniziava la dissoluzione della Jugoslavia attraverso spaventose guerre etniche che hanno chiuso quel secolo di guerre da cui l’Europa è uscita easusta e gli Usa, la Russia e poi la Cina vincitori.
Eccolo dunque, uno dei tanti miracoli della gastronomia italiana, “bisognava crederci – ci dice oggi papà Josko – e allora non era facile”.
Eccoci allora in una country house dove il perno è la famiglia, dove l’ospitalità italiana ha un calore unico e irripetibile, professionale ma non finto, che ti fa sentire ospite e non cliente. Da luogo di confine a luogo di libertà e di scambio di culture e di ricette, di formaggio e di vini, di erbe aromatiche di montagna e di piatti di recupero rivisitati e ripuliti e alleggeriti ma non per uesto meno tipici ed efficaci.
Oggi entrare in questo stellato significa fare una esperienza completa, si può fittare una delle case o una stanza, sostare nell’ampio salone, comprare prodotti tipici, tra cui l’aceto della casa, programmare escursioni a cavallo e mangiare una cucina sincera, semplice ed efficace. Una cucina della gioia.
Alessandro Gavagna, classe 1972, nato a Città di Castello, ha alle spalle robuste esperienze da Walter Eynard, Igles Corelli, Davide Scabin e Alain Ducasse – e interpreta una cucina legata alle tradizioni delle culture friulana e slovena, dando un tocco di raffinatezza alla preparazione e alla presentazione dei piatti della Trattoria del Cacciatore, questo il nome del ristorante della Subida, tre sale per quasi un centinaio di posti, più un dehoer per l’aperitivo dove si mangiano. prosciutto D’Oscaldo affettate e formaggio, asparagi di stagione fritti e faraona fritta come aperitivo. In cucina arriva nel 200o e cinque anni dopo prende la Stella.
L’esperienza alla Trattoria dei Cacciatori è completa, una sosta che richiede più giorni per provare il menu stagionale e le contaminazioni tra mediterraneo e mitteleuropa, olio d’oliva e burro, i paccheri di Gragnano e i Minci, tipici tortelli sloveni ripieni di patate insaporite con erbe di montagna. Si fondono le culture del recupero e i sapori di stagione in una cucina identitaria, che non si pone alcun problema di rincorrere le mode restando però ben aggiornata ai temi gastronomici del momento.
Pagherete dai 45 a un massimo di 80 euro. Con il vino poco di più se vi affidate agli eccellenti prodotti del territorio.
La Subida a Cormons Alessandro Gavagna
La Subida a Cormons Alessandro Gavagna
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