Laboris Catrame, Casertavecchia
Vticoltori Dell’Alta Campania
Via della Ratta, 2
Telefono: 348 574 6010
di Antonella Amodio
A Casertavecchia, antico borgo medievale di origine longobarda, affacciato come una terrazza naturale sull’Alta Campania e sul versante Caserta, prende vita una delle storie appassionanti del vino di Terra Felix. Tra i vicoli in pietra e lo storico Duomo del 1153, nasce Laboris Catrame – Viticoltori dell’Alta Campania, un progetto che unisce visione e passione. Dietro il nome della cantina ci sono Alessandro e Luca Catrame, due fratelli che hanno scelto di cambiare vita per inseguire un sogno. Alessandro ha lasciato una promettente carriera da designer a Milano, mentre Luca, economista, ha smesso di fare consulenza. Entrambi tornando a casa per dare forma a un’idea: la cantina, con il ricordo del nonno che faceva vino per la famiglia.
Il progetto prende corpo nel 2019, con l’acquisizione di due ettari di vigna a pergola e uno in affitto nell’areale di Castel Campagnano, un territorio vocato, dove coltivano vitigni autoctoni come Pallagrello Bianco e Casavecchia, qualche filare di Falanghina e di Sangiovese su suoli ricchi di sabbia d’arenaria, argilla e calcare, in due vigneti: Volturno e Ventaglio, quest’ultimo chiamato così per la particolare forma dell’impianto, ispirata all’antica vigna borbonica. In vigna e in cantina c’è la mano di Giovanni Piccirillo, consulente agro enologico.
Ho avuto l’occasione di assaggiare le tre annate della linea Materia, essenza del progetto: la 2022, 2023 e 2024 con il filo conduttore della freschezza e precisione stilistica, sia nei bianchi che nei rossi. In particolare la 2023 spicca per espressività e tensione nel vino Fiore Clastico da uve Pallagrello Bianco, vinificato e affinato in acciaio, mentre per i rossi, l’Argilla Madre da Casavecchia, con un 30% affinato in barrique di rovere francese a tostatura medio-leggera é il millesimo 2024 (ancora in vasca) a promettere eleganza e finezza con il tannino appena percettibile e di ottima fattura.
Con una produzione totale attuale di circa 10.000 bottiglie, i vini sono prodotti da pratiche etiche e sostenibili e la cantina produce altre due etichette: Marea, un ancestrale da Pallagrello Bianco, e Caos, un blend di Casavecchia, Merlot e Cabernet Sauvignon, le cui uve provengono dall’antico vulcano spento di Roccamonfina. Un’idea di vino “Super Campano” il Caos, con uve autoctone che si incrociano con le varietà internazionali, regalando un sorso out sider, morbido e ampio.
La cantina, moderna e accogliente, offre la possibilità di vivere l’esperienza a 360 gradi, grazie a degustazioni su prenotazione, abbinate a piatti preparati dagli stessi fratelli Catrame.
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