Le Figaro scatenato contro la pizza napoletana di Michele a Parigi

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

Come i bambini non conoscono il sapore del pollo non di batteria la giornalista non sa cosa è una pizza napoletana

L’apertura della Pizzeria da Michele ha avuto una grande eco sui giornali francesi. Le Figaro ha attaccato duro, non solo nel merito del prodotto, ma per le file che si sono create mettendo in un solo calderone anche Burger Dumbo a Le Marais, le promozioni di Nutella e l’apertura di Big Mama a Oberkampf.
Evidentemente appetito e spirito hanno ormai lo stesso destino, entrambi al ribasso. Pizza o Hanouna, non fa differenza: stessa storia» dice il post. Cyril Hanouna, conduttore televisivo, autore e produttore francese è famoso per essere il creatore e presentatore di Touche pas à mon poste!
Questa storia ricorda la posizione espressa da Vittorio Blum sul Sole 24 ore nell’aprile 2016.

Questo il titolo, decisamente sbilanciato già per l’epoca (era il 2016), oggi appare semplicemente ridicolo per quanto abbia sbagliato tutte le previsioni e alla luce delle decine di aperture con fila che il capoluogo lombardo ha accolto negli ultimi anni. E delle mega file che abbiamo visto da Sorbillo, Cascella e tanti altri a Milano.
Lo stesso avverrà per le Figaro e a quanti guardano con la puzza sotto il naso questi fenomeni di massa salvo poi sentirsi fighi a fare la fila da Katz a New York.
Può piacere o meno, ma in un mondo che in mezzo secolo è passato da quattro a otto miliardi, forse sarà anche il caso di riconsiderare i canoni interpretativi della ristorazione pubblica nelle grandi città.
Un giornalista si dovrebbe chiedere invece come è possibile che una pizzeria, senza ufficio stampa e senza social media manager a Parigi, faccia il botto di questa maniera. E raccontare senza avere la puzza sotto il naso.

 


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