Le strade della mozzarella, nel regno della bufala

Pubblicato in: I miei prodotti preferiti

Sulle Strade della Mozzarella. Dopo Maffi, Cauzzi , Fiordelli, Caffarri e Scarpato ora tocca a…

di Leo Ciomei

La mozzarella: questa sconosciuta !  tutti si sentono in grado di pontificare sulle virtù delle mozzarelle di bufala campane ma quanti in effetti hanno conoscenze tali da disquisire sulle varie tipologie locali ? Per questo una festa come quella che si terrà a Paestum a fine mese può servire, oltre a gustare grandi prodotti, ad affinare il giudizio e a confrontarsi con gli appassionati venuti da tutta Italia.

Anch’io fino a pochi anni fa avevo una scarsa conoscenza del prodotto (non che ora sia un esperto, tutt’altro) e come tutti acquistavo le mozzarelle in gastronomia o, orrore !, al supermercato.  Sì, mica prendevo le Santa Lucia o quelle dell’Alival (per capirsi: consistenza cartone tinteggiato di bianco), magari sceglievo quelle pseudo-artigianali o le Pettinicchio e le Vallelata.  Dalla mia avevo l’attenuante che le mozzarelle veramente buone le avevo assaggiate solo negli sporadici viaggi in Campania dai vari produttori o nei punti vendita dedicati e al massimo ne riportavo una treccina nelle confezioni arrangiate che riuscivano a farmi. Non a caso ho scritto il verbo è al passato: da un paio d’anni, complice lo spacciatore di Bargecchia, un servizio di corriere veloce e la professionalità di un caseificio di Paestum riesco a mangiare fresco quel ben di Dio. E della qualità migliore !  Mi fa piacere inoltre ritrovarla come appetizer o come ingrediente nelle ricette di qualche grande chef del centro-nord, un tempo refrattari a questo inserimento.  Per finire mi sento pure di consigliare a chi non l’ha mai provata la ricottina di bufala, se possibile nature oppure con un po’ di pomodoro o con il cioccolata fuso: una goduria.


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