Les Crayères 2008, Ambonnay Grand Cru, 70% Chardonnay e 30% Pinot Nero da vecchi vigneti selezionati, nel pieno di uno dei luoghi più vocati e sicuramente più difficili da interpretare dello Champagne: Les Crayeres in Ambonnay. Questo millesimo 2008 mi ha colpito, in una maniera fulminante ed improvvisa, come quando ricevi un gancio destro da un peso massimo, magari quello di Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay Jr. (Louisville, 17 gennaio 1942 – Scottsdale, 3 giugno 2016).
La prima volta l’avevo bevuto in uno degli “indovina chi viene a cena” organizzati al Pastificio dei Campi, in cui Giuseppe di Martino dimostra tutta la sua grande passione per gli champagne. E’ diventato da subito uno delle cose che amo di più bere.
Uno dei vini in generale più scostanti che io abbia mai bevuto. Nessuna piacevolezza, nessuna concessione alle morbidezze, quasi respingente, proprio per questo affascinante e magnetico. Il naso è austero, il gesso è la nota predominante, gli sbuffi ritornano in maniera continua e se Ambonnay è famosa per i suoi terreni calcarei, qui sembra proprio di dare un “morso” a quei terreni. Poi entra in scena la frutta, ribes e mirtilli, quasi in fondo, bisogna cercarli, non si concedono facilmente. Le note di agrumi e di limone, anche qui eleganti e quasi inaspettate, poi il rimando a delle note vegetali di erba appena tagliata e di gigli di mare.
L’ingresso in bocca è assolutamente verticale, acidità, mineralità spinte al limite, ancora le note del gesso, senza sosta e senza tregua. Nel finale torna ancora come filo conduttore l’estrema durezza ed eleganza austera di questo champagne.
Per piacere non è sempre detto che si debba essere come le convenzioni ci chiedono di essere. Per piacere bisogna essere prima di tutto se stessi, avere personalità. Benoît Marguet in questo vino lascia parlare il “Terroir”, lo asseconda, lo accompagna, non chiede al suo champagne di essere piacevole per venderne una bottiglia in più, solo di essere se stesso e probabilmente di non assomigliare a nessun altro.
Da bere ascoltando Kashmir dei Led Zeppelin. Un brano “duro” con un ritmo senza sosta. La chitarra di Jimmy Page vi catturerà, nonostante le perplessità iniziali, proprio come questo meraviglioso Les Crayères 2008.
Champagne Marguet & Fils
1 Place Barancourt
51150 Ambonnay
Distributore per l’Italia
La Cave de Pyrene – Alba (CN)
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