di Tania Mauri
foto di Carlo d’Angelo
Una recente ricerca spagnola sostiene che il fritto possa far bene, anzi “alcune verdure è meglio friggerle che bollirle perché così producono più acido oleico e componenti antiossidanti che aiutano a prevenire il cancro, il diabete e la perdita della vista nel lungo periodo”. Molti di quelli che erano presenti a Paestum devono aver letto questa interessante notizia, perché la Lounge Tutti Fritti è stata costantemente presa d’assalto anche il secondo giorno di lsdm.
Per chi era sulla terrazza del Savoy Beach Hotel alle 11,30 del mattino la pausa caffè è stata “deliziata” dalla zeppola fritta di Francesco Guida, pasticcere dell’Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, nonché figlio dello chef stellato Peppe Guida. Una perfetta, soffice e golosa ciambellina con il buco fatta secondo l’originale ricetta della nonna – quella famosa omonima nonna Rosa dell’Osteria – che aggiungeva la patate bollita e schiacciata all’impasto classico. Aromatizzata solo con la buccia candita delle arance che crescono nel loro giardino, viene passata, ancora calda, in abbondante zucchero e cannella. Impossibile resistere.
Un fuori programma interessante e apprezzato è stato quello di Gaetano Torrente che, all’ora di pranzo, ha immerso nell’olio bollente della friggitoria mobile un mix di verdurine ed erbe selvatiche in crosta di farina dell’azienda Spirito Contadino, rallegrando chi passava di lì per caso.
Grande attesa nel pomeriggio per il maestro pasticcere Alfonso Pepe, sguardo dolce e grandi sorrisi, che ha colto tutti di sorpresa con la sua mozzarella in carrozza agrodolce. Una semplice fetta di mozzarella di bufala “impanata” con l’impasto dolce del suo pluripremiato panettone a cui ha aggiunto del pomodoro Corbarino che ha candito per esaltarne i profumi. Dopo averla fritta la completa con una delicata salsa di pomodoro Corbarino, pesto di basilico e fiocchi di fior di sale, una caprese inusuale molto golosa. E dopo il salato Alfonso passa al dolce con delle graffe fritte leggerissime preparate con la pasta brioche a doppia lievitazione e cosparse, dopo la frittura, con zucchero, cannella e vaniglia.
E per finire ancora la famiglia Torrente che ha chiuso in bellezza la Lounge Tutti Fritti e per l’ora dell’aperitivo ha proposto qualcuna specialità come le alici con provola – alici aperte spinate con all’interno un cuore di provola, infarinate, chiuse e impanate con uova e pangrattato – le polpette di alici – pane, uva passa, pinoli, acciughe fresche e sale – i supplì al ragù e le polpette di ricotta e alici – con ricotta, pecorino e pepe.
In conclusione se facciamo rifermento alla ricerca spagnola iniziale, il futuro sarà più sano e bello per chi ha potuto assaggiare gli sfizi della Lounge Tutti Fritti.
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