Macchiarossa Tintilia 2007 Molise doc |Voto 88/100

Pubblicato in: in Molise

 

Macchiarossa 2007 Molise doc

Uva: tintilia
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Vista 5/5. Naso 25/30. Palato: 26/30. Non Omologazione: 32/35

Sono in una fase della vita nella quale, inutile negarlo, è possibile fare già alcuni bilanci. Si verifica quando capisci che sicuramente non avrai modo di vedere realizzate alcune cose in cui hai creduto, ti sei impegnato o hai semplicimente sperato. Forse è proprio questo il primo sintomo dell’invecchiamento, quel cinismo fatalista, che alcuni acquisiscono anche a vent’anni, che ti fa sorridere dei sogni altrui. Quello che quando bevi una bottiglia invece di pensare a quello che potrà essere rifletti su quello che avrebbe potuto essere il territorio che l’ha espressa.
Ecco, una delle cose in cui speravo molto era un Molise protagonista della rinascita enologica italiana. La sconfitta legale con gli abruzzesi che ha vietato di inserire il termine Monepulciano nella doc ha favorito lo sviluppo della Tintilia. C’erano (e ci sono) i presupposti: un territorio piccolo e compatto, ancora poco conosciuto, un vitigno rosso decisamente identitario e di tradizione visto che prima della fillossera era l’unico coltivato.Un vitigno a cui però serve tempo per esprimersi. Solito discorso: fiducia nel tempo, capacità di resistere, mantenere lo stoccaggio, evitare di cedere alle facili suggestioni commerciali. Magari un pizzico di capacità di ragionare insieme invece che da soli.
Prendiamo il Macchiarossa 2007 di Cipressi, all’epoca realizzato da Goffredo Agostini, uno dei migliori enologi di età media in circolazione in Italia in questo momento. Lo beviamo in una bellissima serata da Beniamino D’Agostino dedicata al suo Poggio al Bosco. Ma Beniamino è anche uno dei produttori che ama bere, saggiare, viaggiare ed è il primo ad essere contento quando nella Osteria Grano e Vino di Gravina gli chiediamo questo antico intervallo rosso. C’è anche Goffredo.
Scopriamo così che il vino è in questo momento al suo nadir, dopo sette e passa anni. Ha perso quei toni ruspanti, i tannini sono diventati giustamente morbidi pur marcando comunque la loro presenza, l’allungo in bocca è fresco, il finale appagante, felice.
Una bottiglia tipica, caratterizzata, soprattutto inconfondibile.
Ecco cosa avrebbe potuto essere il Molise.

 

 

Scheda del 20 febbraio 2012. Volevo dirti che mi occuperò di Tintilia. Tintilia? Sì, il rosso del del Molise, c’è una cantina che aprirà a breve che punterà su questa uva. La storia di Goffredo Agostini, enologo, Claudio Cipressi, produttore e dell’uva identitaria della Tintilia la scrissi  nel luglio 2005 su Cucina e vini e poi la  ripresi il 23 dicembre 2005 sul Mattino.
Ma che bravi Goffredo e Claudio: i primi anni tirano fuori un rosso tagliente, acido, poco ruffiano, per palati esperti o per bevitori inconsapevoli dei cibi del Sud. Li ritrovo, Claudio e la Tintilia, in una delle mie cantine preferite, Carbone a Melfi in occasione di Vinix Live!
Sarà l’annata particolare, ma l’equilibrio tra frutta e freschezza è perfettamente centrato. Un grande vino rosso ricco di personalità, vivace, lungo, pieno: c’è territorio in quella ciliegia sfumata nella scorzetta di cedro, nell’acidità e negli antociani, un rosso dirompente, allegro, del Sud.
Goffredo, Claudio: lasciate stare montepulciano e roba internazionale: il futuro di questa regione, identitaria grazie a voi visto che siete stati seguiti, è solo e unicamente in questo vitigno. Cucinatemelo in tutte le salse: solo acciaio, legno, dolce, secco.
Tintilia è il mio credo del Molise, il resto sono chiacchiere.

Sede a San.Felice del Molise, contrada Montagna.  tel 09874.8745535. www.cantinecipressi.it 24 ettari. Bottiglie prodotte: 150.000. Uve: tintilia, montepulciano, falanghina.


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