Il mondo della pizza esiste eccome. E’ fatto di decine di migliaia di cellule autonome, magari anche in competizione fra loro, che vede emergere valori positivi nelle nostre radici italiane. La famiglia come elemento di forza di qualsiasi progetto di qualità, dove quando uno è stanco viene sostituito, non si guarda all’orologio, non ci sono gelosie. Il territorio, come quello di Alvignano, compatto ad una delle sue pizzerie simbolo, la Pizzeria Elite di Pasqualino Rossi, con i tre caseifici della zona, le due macellerie, il birrificio, uniti nel celebrare un evento.
Che bella serata in questo paesino dell’Alto casertano, meno di cinquemila anime, in occasione della inaugurazione della scuola ManinPasta di Pasqualino Rossi. La formazione come valore e non come spesa, valore per consocere quello che si fa e trasmetterlo per poter andare nel mondo a testa alta.
Chi l’avrebbe mai detto, appena dieci anni fa, che una pizzeria può essere un polo attrattatore, un perno economico per tutto il territorio? Eppure Pasqualino Rossi ad Alvignano, come Franco Pepe a Caiazzo e tanti altri pizzaioli nei piccoli paesi dell’entroterra, stanno giocando una partita decisiva contro il calo demografico di questi territori, il recupero del sapere rurale e agricolo, la gioia di avere la dignità di vivere e lavorare in campagna senza per questo essere tagliati fuori da nulla, ma anzi, di avere il vantaggio dello spazio, dell’aria, dell’acqua, del verde, del controllo sociale che a volte può essere asfissiante nei paesini ma è al tempo stesso un cordone di sicurezza che mille stazioni dei carabinieri non pssono garantire.
Così Pasqualino e Gianluca Rossi hanno tagliato il nastro con i figli in braccio o a fianco sotto l’occhio dei genitori, Domenico e Rita. Anche loro sempre al lavoro. Il segno di una continuità importante, il valore di una pizza fatta con gli ingredienti giusti: la famiglia, il territorio, la formazione.
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