Marche. La verticale di sei annate di Collestefano. La spontaneità del Verdicchio di Matelica

Pubblicato in: I vini da non perdere
Collestefano

di Salvatore Del Vasto e Sabrina Signoretti

Spontanei, autentici e territoriali i verdicchio firmati Collestefano. Vini capaci di raccontare un’annata e tutti contraddistinti da un inconfondibile timbro salino. Queste le nostre impressioni all’esito di un’intrigante verticale di sei annate che ancora una volta conferma non solo la grande espressività di quest’uva in questa porzione di territorio marchigiano, ma al contempo, la straordinaria capacità di questo vino di non temere il tempo e di trarre, dal trascorrere di esso, una pulizia e complessità aromatica fuori dal comune.

Certo le annate più giovani (2018 e 2019) sono quelle più immediate, slanciate e senza indugio appaganti. La 2017 e la 2016, annate forse un pò irrequiete e la 2015 e la 2014, a nostro avviso, vanno un pò aspettate nel calice, bevute lentamente, affinchè la giusta temperatura ne esalti il vero carattere.

Ma andiamo per gradi. L’azienda Collestefano si trova  sopra Castelraimondo, nel cuore delle Marche, nella valle Camertina , in pieno areale del verdicchio di  matelica. Una valle chiusa al mare e con un clima temperato. Qui oggi Fabio Marchionni, enologo con formazione in Germania,  alleva le sue uve  a 450 metri s.l.m., in questo piccolo borgo di metà collina da sempre chiamato Collestefano, di proprietà della famiglia dal 1978.

Da subito la scelta produttiva si ispira al regime biologico, anche se la certificazione arriva nel 1995, frutto di una filosofia estremamente rispettosa della natura, della vigna e delle biodiversità. Nel 1998 la prima annata imbottigliata di verdicchio di matelica e da allora, sempre con la stessa passione, l’intento è  quello di produrre «vini semplici da bere senza stupire»,  capaci di esprimere in maniera autentica e veritiera il particolare terroir da cui traggono origine.

E chi sa se Fabio già immaginava allora che è proprio la semplicità oggi a regalare il più grande stupore.

Circa 18 gli attuali ettari vitati per una produzione annua che si aggira intorno alle 110 mila bottiglie.

Ma veniamo alle nostre etichette ottenute da uve provenienti dai vigneti che insistono su terreni a  medio impasto (sabbia – limo -argilla) ricchi di calcare, vendemmiate manualmente, vinificate con pressatura soffice a cui segue una fermentazione lenta a bassa temperatura ed una maturazione in acciaio (4 mesi «sur lie») più un successivo affinamento in bottiglia.

Queste le nostre impressioni gustative delle singole annate.

La 2019 (tappo a vite), regala al naso delicate percezioni floreali che man mano cedono il passo a intense sensazioni agrumate e di pietra focaia. Energico e vibrante il sorso, con freschezza in evidenza e un’intrigante progressione acido – sapida che conduce ad un piacevole finale dai ritorni agrumati. Gastronomica.

La 2018 (tappo a vite) è davvero sorprendente e dalla beva contagiosa. Fiori bianchi, agrumi e intensa mineralità precedono un assaggio appagante, pieno, salino, sorretto da vivida freschezza. Lungo il finale su note sapide che invoglia il riassaggio. Decisa e raffinata

La 2017 (tappo a vite) evidenzia un naso più maturo contornato da percezioni fruttate (albicocca, pesca, agrumi), accenni vegetali e iodati. Maggiore struttura e potenza alcolica al gusto e meno incisiva la freschezza a sorreggere il sorso. Stesso timbro nel finale su note sapide e minerali.

Nella 2016 (tappo di sughero) il frutto diventa più maturo, contornato da percezioni vegetali e accenni minerali. Una piacevole freschezza agrumata caratterizza un assaggio appagante, sapido e dalla chiusura su note di pompelmo.

6 anni sulle spalle rendono la 2015 (tappo di sughero) decisamente accattivante con grande mineralità in evidenza (pietra focaia), note citrine e una freschezza che non ti aspetti. Succosa, equilibrata e piacevolmente sapida. Invita più volte al riassaggio. Raffinata.

Miele, albicocca matura, accenni iodati e richiami vegetali caratterizzano la 2014 (tappo a vite) che all’assaggio sorprende per una freschezza dal timbro ancora incisivo e dalla pienezza del sorso che regala ancora tutta la sua dinamicità. Appagante il finale sapido e agrumato. Invitante.

Collestefano Azienda Agricola di Marchionni Fabio
Loc. Colle Stefano n.3

62022 Castelraimondo (Macerata)
Tel. e Fax +39 0737 640439
mobile +39 347 3668345
e-mail: info@collestefano.com


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