Margherì – Neapolitan Pizza & Eatery
Ho Chi Minh City – Distretto 7
13-0 Nưng Phước
di Antonella Amodio
C’è qualcosa di sorprendentemente ostinato nella pizza napoletana: viaggia, cambia fuso orario, attraversa oceani, ma resta sé stessa. A Ho Chi Minh City, metropoli da nove milioni di abitanti che non conosce tregua, la pizza diventa un legame importante con l’Italia. E con Napoli. Succede da Margherì – Neapolitan Pizza & Eatery, la pizzeria di Ciro Sorrentino.
Siamo nel Distretto 7, lontano dal caos del centro e più vicino a una dimensione internazionale: hotel, B&B, residenze moderne, una comunità di artisti, expat e viaggiatori di lungo corso che qui ha trovato casa. Margherì occupa il piano terra di un hotel e vive soprattutto all’esterno, in uno spazio aperto che a Ho Chi Minh City si può usare tutto l’anno. Del resto, quando la temperatura difficilmente scende sotto i 28 gradi, la pizza si mangia all’aperto, senza discussioni.
Ciro Sorrentino è nato a Napoli, ma la sua storia prende presto altre direzioni. A tredici anni si trasferisce con la famiglia a Rimini, dove inizia a lavorare come cameriere. Il percorso prosegue a Cesenatico, tra scelte familiari e professionali, poi il mondo: Svizzera, Panama, Francia, Washington. Nel 2017 arriva in Vietnam come chef. Qui incontra quella che diventerà sua moglie; insieme rientrano in Italia per aprire una pizzeria a Cesenatico. Tre anni dopo, però, il Vietnam chiama di nuovo. Poco tempo dopo nasce Margherì, oggi al 67° 50 Top Pizza World 2025 e 11° 50 Top Pizza Asia – Pacific 2025.
La pizza resta il centro di gravità del locale. Accanto a qualche piatto di cucina italiana, Margherì è soprattutto un atto di fedeltà al simbolo di Napoli. Impasto diretto, cornicione pronunciato e tanta scioglievolezza. Le farciture sono pensate con equilibrio, per una pizza che funziona davvero anche a migliaia di chilometri dal Golfo. Il menù alterna gusti classici e proposte più creative. Tra gli ingredienti imprescindibili ci sono il pomodoro San Marzano, la mozzarella, il fiordilatte, l’olio extravergine di oliva. Accanto, trovano spazio materie prime locali, soprattutto verdure e pesce, integrate senza forzature.
Il risultato è una pizzeria che porta in Vietnam un’idea chiara e leggibile di pizza: riconoscibile, identitaria, comprensibile anche a chi non è mai stato a Napoli. Forse è proprio questo il segreto del suo successo. La carta dei vini, ampia, è interamente italiana, come a ribadire una presa di posizione netta.
Ho Chi Minh City è una città che corre veloce e mescola tutto. Margherì, invece, è un punto fermo. Un indirizzo dove la pizza non è una moda globale, ma una lingua madre che continua a farsi capire ovunque.
La pizza Margherita costa 15000 dong circa 5 €
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