Non la manda a dire Piero Mastroberardino, e attacca a muso duro le guide con un post su Facebook
Ho letto diversi commenti di giornalisti del vino critici verso alcuni amici e colleghi produttori che hanno scelto di non inviare i propri vini a quelle guide che hanno dimostrato scarso interesse nei confronti del loro lavoro. Più direttamente, l’addebito è di non mandare campioni alle guide che non li premiano.
Fuor di polemica, mi piacerebbe che gli stessi osservatori parlassero anche di un altro fenomeno: quello delle guide che ignorano o svalutano i vini dei produttori che rifiutano di aderire agli eventi e degustazioni itineranti a pagamento organizzati dai loro editori.
Sarebbe equo riferire anche di questo lato della medaglia.
Per completezza d’informazione. O magari per aiutare a comprendere se i due fenomeni possano essere in qualche modo correlati.
Come giornalista registriamo questa posizione, aggiungendo però che sarebbe sempre meglio fare nomi e cognomi in questi casi altrimenti si scade in un attacco generico che colpisce anche chi lavora seriamente.
Poco dopo Mastroberardino medica e ciacca come si dice in dialetto affondando di nuovo il colpo
Attenzione però, qui non è in discussione la facoltà di un’azienda che si occupa di marketing del vino di fare eventi di promozione a pagamento. Il problema può sorgere quando a mettere a reddito certi eventi è lo stesso gruppo di persone che dovrebbe giudicare i potenziali partecipanti…
Beh, che dire, è iniziata la stagione delle guide. Patatine e pop corn per tutti:-)
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