Mauro Uliassi report, viaggio gastronomico in Sicilia

Pubblicato in: Città e paesi da mangiare e bere

Un cuoco in viaggio per provare la cucina di altri cuochi. Anche questo è l’Italia, quella che ci piace perché respira positivo. Per gentile concessione di Mauro Uliassi, rilanciamo queste brevi ma sentite note di viaggio.

di Mauro Uliassi

Come back from Sicilia.
Non ero mai stato in Sicilia.
Lo so, un fatto imperdonabile in genere. Un peccato mortale per un cuoco.
Ho moltissimi amici tra cuochi e clienti della Sicilia e avuto diverse possibilità di recarmici per lavoro, poi sempre sfumate.

Fin da quando ero ragazzo ho subito il fascino del Sud, ma non mi sono mai piaciuti i paragoni tra Nord, Sud e Centro . Lo dico senza retorica.
La bellezza è bellezza, così come la bruttezza è bruttezza, ovunque.

L’Italia è veramente pazzesca, una Disneyland con 2500 anni di cultura tracciata e visibile. E noi siamo i figli dei Latini, dei Giotto, dei Michenangelo ecc ecc . Gli Italiani sono naturalmente vocati alla bellezza, è nel loro DNA

Ho letteralmente sentito il profumo della Sicilia e da li l’infatuazione, la prima volta a Tokio.
Bizzarro no?

Era il 2002 ed ero al seguito di Gianfranco Vissani con altri cuochi: Igles Corelli , Paolo Vai , Peppino Tinari, Valentino Marcattili , Salvatore Tassa, Salvatore Balzano e Nino Graziano da Palermo, primo 2 stelle Michelin in Sicilia.
Dovevamo fare l’apertura dei mondiali di calcio.

Ognuno di noi aveva portato delle cose da preparare e quando nelle cucine dell’Hilton del Sol Levante, abbiamo aperto le valige, il profumo emanato dei prodotti di Nino, mi fece letteralmente voltare e mi attirò come una calamita.
Nino, fiero per la mia curiosità ,mi disse semplicemente : sai Mauro, in Sicilia il sole è diverso e arrotonda e intensifica tutto verso l’alto.

L’amicizia con Nino è stata importate. Ci siamo poi rincontrati a Mosca nel 2007 . Lui aveva deciso di mollare il ristorante e seguire un progetto che lo ha poi consacrato come il più influente cuoco italiano a Mosca.
Se penso alla Sicilia il primo pensiero va a Nino.

Poi, subito dopo, ho conosciuto i grandi nuovi Maestri : Ciccio Sultano , Pino Cuttaia, Carmelo Chiaromonte e Corrado Assenza con i quali c’è stata fin da dall’inizio  una grande simpatia, stima, e collaborazione. Mi onoro della loro amicizia.

Se l’Italia viene identificata come una territorio di prodotti straordinari e di cultura millenaria, la Sicilia ne è a buon diritto la regione portabandiera.

E’ emozionante girare per le strade di questa terra. Chi viene da fuori deve immediatamente rivedere il proprio concetto di spazio e tempo e godersi senza fretta la bellezza che lo circonda.

Il 29 mattina siamo atterrati a Catania , preso alloggio al Poggio del Sole (Ciccio ci ha prenotato ) e poi subito a cena a Ragusa da Sultano che ci stava aspettando assieme a tutti i suoi collaboratori , Gabriella, Valerio e Marco
Martedi, Modica . Giro a piedi e poi pranzo da Accursio Craparo.
Mercoledi 31 abbiamo anticipato il cenone con un pranzone ancora da Sultano: la notte c’è stata nella zona una bufera di neve che da almeno 20 anni non si vedeva.
Giovedi 1 gennaio, pranzo alla Locanda Don Serafino nelle mani di Vincenzo Candino.
Venerdi, viaggio a Licata per pranzo da Pino Cuttaia e la sua Signora
Sabato. Punta Secca a vedere la casa del commissario Motalbano , poi, la Città di Noto con sole da 16 gradi a cercare Corrado Assenza e pranzo da Marco Biglieri al Crocefisso.
Domenica, last but not least day, ancora cena da Ciccio.

La Sicilia mi ispira molto, le persone sono autentiche, sanguigne , ospitali e fiere della loro terra
Tornerò, torneremo molto presto, c’è un universo di ricchezze da cui lasciarsi affascinare e con cui interagire
Grazie a tutti e W la Sicilia
Segue Tifo da stadio

Si-ci- lià, Si- ci- lià, Si- ci- lià, Si- ci lià, S-i ci- lià, Si- ci lià, Si-ci- lià, Si- ci- lià, Si- ci- lià, Si- ci lià, S-i ci- lià, Si- ci lià
Oh yeah!!!


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