
Expo, McDonald’s e Black Bloc
Tre parole non italiane estranee alla nostra tradizione. Ieri si sono incrociate nel peggiore dei modi.
Una febbre di violenza che esplode senza senso, senza un progetto, che causa danni alla collettività e alla quale chi protesta contro l’Expo è estraneo.
Anche noi pensiamo che McDonald’s sia il simbolo alimentare da cui stare ben lontani perché centrato sulle proteine animali e lontano dalla gioia e dalla storia del nostro cibo.
Ma pensiamo anche che per far chiudere questi centri di colesterolo basta andare a distribuire delle belle pizze napoletane come è stato fatto un paio di settimane fa.
Negli anni ’60 i Giganti cantavano “Mettete dei fiori nei nostri cannoni”.
Usate una pizza e sarà il più efficace catenaccio contro questo mostro alimentare dove mancano gusto e rapporto personale.
Papà…ma che è ‘sta schifezza?:-))
Dai un'occhiata anche a:
- Le Figaro scatenato contro la pizza napoletana di Michele a Parigi
- Si riapre la stagione estiva, ecco 10 cose (più una) che non mi piacciono
- Ultima Generazione e la protesta a Carlo Cracco: la fobia per la ricchezza sul bersaglio sbagliato
- Andrej Godina: Report ha ragione, il caffè italiano è in ritardo su trasparenza e cultura della filiera
- Per un mulino tedesco la farina per pizza napoletana è quella che ha meno valore! E allora perché ha chiesto il marchio all’Avpn?
- Pensieri di Ferragosto. Nel food il troppo stroppia
- Perchè fatico sempre più a leggere blog e social sul cibo
- La Pizza ha perso la Bussola? Non è il caso di Francesco Capece