Guida golosa: 16 trattorie della gioia a Roma e fuori porta

Da Checchino, bucatini alla gricia

di Virginia Di Falco

I posti della gioia. Quelli dove ti senti bene, dove porti gli amici, dove i piatti solleticano, allo stesso tempo, palato e memoria.
La cucina grassa, opulenta, robusta. Povera ma ricca. La ricetta fatta come a casa, anzi meglio. Il piatto col sugo buono, che si restituisce praticamente pulito. E la sala piena, di gente che sta bene, sorride, esce contenta e ritorna, proprio come te.
Alcuni posti riescono a sfidare il tempo e le mode aggiornandosi, certo, ma restando sempre fedeli ad una certa idea di cucina, solida e popolare. E, soprattutto, ad una certa idea di ospitalità.
Ecco qui di seguito alcuni locali, a Roma e fuori città, dai quali si esce contenti, pensando a quello che si è mangiato prima che a quello che si è speso.

Armando al Pantheon
non solo tradizione e grande accoglienza, ma anche la cultura dell’antica cucina di Roma, con la famiglia Gargioli.

Da Enzo al 29
Vecchia osteria con ricette della tradizione affidata ad una squadra giovane e capace. Ottimo rapporto qualità prezzo.

Felice a Testaccio
Intramontabile interpretazione dei piatti della tradizione nonostante sia (anche) una delle mete preferite dei turisti.

Grappolo d’Oro 
A due passi da Campo de’ Fiori un piccolo miracolo: buona qualità ai giusti prezzi.

Romolo alla Mole Adriana
Storica trattoria a due passi dai musei Vaticani: un caso davvero riuscito di come tenere insieme veracità e numeri.

Sora Lella
La mitica sorella di Aldo Fabrizi non c’è più, ma la sua famiglia la ricorda nel modo migliore con una cucina tenace e vera, rispettosa delle ricette tradizionali.

Checchino dal 1887 
Ovvero la tradizione può anche essere vintage ma elegante. Come i piatti e la sala di questo antico ristorante a conduzione familiare. Da sempre un punto di riferimento a Testaccio per la cucina del quinto quarto così come per la ricca carta dei vini.

L’Arcangelo
Arcangelo Dandini è l’oste che gioca, si diverte e fa divertire con i piatti della memoria. Quando si viene qui, a meno che non iniziate a scolarvi la sua ampia e profonda cantina, si esce sempre leggeri e felici.

Mamma Angelina
La cucina che forse vanta più aficionados tra noi di Roma. Chi ci va lo fa innanzitutto per affetto. Alla cucina della mitica signora Angelina e ai suoi piatti solidi e sinceri. Così come ad una conduzione genuinamente familiare della sala.

Da Cesare al Casaletto
Il decalogo della cucina romanesca, solido, sicuro, ben eseguito. Con una carta dei vini sempre in ottima salute, e con costi che invitano a bere. Un servizio competente che non perde garbo e pazienza anche nelle domeniche più affollate.

Santo Palato

Dapprima fenomeno tra i gastrofighetti come TRippa a Roma, la cucina romana della giovane Sarah Cicolini trova in questo locale una bella e saporita espressione presentata in una atmosfera vintage e a buon costo.


Trattoria Etruria
A San Giovanni una trattoria di quartiere di recente fondazione  ma aperta da una famiglia impegnata da sempre nella ristorazione. Cucina solo romana, semplice e schietta, e in più il bonus delle fettuccine tirate ogni mattina col mattarello da nonna Rosella.

 

Sora Maria e Arcangelo, Olevano Romano. 
Giovanni Milana non si ferma mai. Eppure potrebbe farlo: il suo è forse il fuori porta più famoso di Roma, al pari dei suoi cannelloni della domenica. Eppure è sempre alla ricerca di prodotti del suo territorio e di nuove ricette che sappiano valorizzarli. Imbattibile.

Osteria del Borgo Cesano
Una bella realtà a pochi chilometri da Roma, osteria vera, lontana mille miglia dal finto folclore.

Aria’, Cerveteri
Nel regno degli Etruschi una piccola ma valida osteria di recente fondazione. Cucina semplice e sincera, prodotti di grande qualità in un ambiente che vi farà sentire davvero a casa.

La Piazzetta del Sole, Farnese
L’olio, le verdure, i sapori e la simpatia della Tuscia in questa autentica osteria gestita da due donne: Miriam in sala e Antonella in cucina.

 


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