Montina Franciacorta: un viaggio nel tempo tra le annate vintage

Pubblicato in: I vini da non perdere

Montina Franciacorta

Via Baiana, 17

Telefono: 030 653278

Monticelli Brusati (BS)

www.lamontina.it

di Antonella Amodio

Il tempo, a Montina, non è solo una misura: è un alleato, un artigiano che modella il vino. In Franciacorta, tra le colline di Monticelli Brusati, l’azienda celebra ogni anno il Metodo Classico con un appuntamento che è un viaggio sensoriale tra le annate vintage. Una degustazione che diventa memoria, con un racconto che si rinnova e unisce attesa e territorio, radici profonde e visione contemporanea, dimostrando come il tempo è uno strumento di valore e di conoscenza.

Fondata nel 1987 dai fratelli Bozza, Montina affonda le sue radici nel Quattrocento, nella lunga tradizione agricola della famiglia, ed è un punto di riferimento per la Franciacorta, capace di unire artigianalità, ricerca e cultura. Nei suoi spazi c’è la Galleria d’arte Contemporanea, la prima a nascere in Franciacorta nel 2000, con mostre permanenti di artisti italiani e internazionali. Montina è anche una meta enoturistica d’eccellenza, che gli è valso il Premio Accoglienza “Essere Franciacorta”, promosso dalla Strada del Franciacorta e dall’Università Bocconi di Milano. Con una superficie complessiva di 12.000 m² tra cantina, Villa Baiana del XVII secolo, Enoteca, Galleria d’Arte Contemporanea e centro congressi, oggi l’azienda è guidata da Michele e Daniele Bozza, che continuano a portare avanti i valori di famiglia con la stessa passione e visione dei fondatori. La cantina, scavata nella collina e grande 7.500 m², rappresenta il cuore produttivo dell’azienda, che coltiva 72 ettari di vigneti distribuiti in sette comuni, con varietà Chardonnay e Pinot Nero. La produzione annuale è di circa 450.000 bottiglie, tra cui spiccano i Franciacorta Satèn, Rosé Demi Sec, Extra Brut e l’iconico Quor, cuvée di Chardonnay e Pinot Nero affinata 72 mesi.

Il valore del tempo dei vini Montina Franciacorta

L’appuntamento annuale del racconto enologico di Montina dedicato alla degustazione dell’alleato “tempo”, è stata condotta dal Miglior Sommelier d’Italia A.I.S. 2010, Nicola Bonera. A confronto bottiglie dello stesso vino in grado di restituire al palato la ricchezza del tempo, grazie a sboccature e sosta sui lieviti differenti che cambiano i connotati e il carattere al vino. Maturità e gioventù si incontrano in un confronto sorprendente, capace di affascinare per le loro differenze: la prima racconta la profondità del tempo e della storia, la seconda svela la freschezza di un percorso ancora tutto da compiere. Un assaggio che diventa un dialogo tra passato e futuro.

Il Satèn 2009, proposto con due sboccature differenti – 2013 e 2025 – si è svelato in tutta la sua setosità. Ottenuto da Chardonnay in purezza (con il 35% fermentato in legno), è la complessità fatta vino. Le note olfattive che gli anni hanno reso intesi e persistenti, si ritrovano al sorso mixate a sapidità e cremosità. A dialogare con lui, il Brut Millesimato 2009 (70% Chardonnay, 30% Pinot Nero), anch’esso in duplice sboccatura: 2015 e 2025. Un confronto diretto tra 36 e 184 mesi di affinamento sui lieviti, che svela struttura, complessità e profondità aromatica. A rendere memorabile l’esperienza, l’apertura del Brut Millesimato 1998 in due versioni di sboccatura: 2003 e 2025. Un intervallo di 316 mesi sui lieviti, raro e straordinario, che testimonia la capacità di questo Franciacorta di superare il tempo e riconsegnare al bicchiere un’armonia inaspettata. Una vera testimonianza di longevità (disponibile in edizione limitata sul sito ufficiale Montina).

Un sorso extra ordinario per una visione di lungo respiro. A chiudere il percorso di degustazione, il Franciacorta Dosage Zero in formato Magnum: una cuvée essenziale, senza dosaggio e note accattivanti zuccherine, dando modo di valorizzare al massimo il territorio. Freschezza, tensione ed eleganza definiscono la carta d’identità di questo vino che racconta attraverso il bicchiere il progetto di qualità che la cantina Montina ha sempre portato avanti. Un percorso lungo, meno semplice ma più autentico.

Dalla nobile eredità del 1620 fino alla nuova visione agricola del 2025

Nel 2025 Montina si arricchisce di nuove competenze e di una visione imprenditoriale rinnovata, intraprendendo un nuovo capitolo della propria storia, diventando ufficialmente Azienda Agricola. Un passaggio significativo che sancisce un legame ancora più profondo con la terra e con il concetto di filiera integrata. A rafforzare questa nuova fase è l’ingresso in società di Raoul Bontempi, imprenditore bresciano e appassionato di Chardonnay, già CEO di Bontempi Vibo S.p.A. Il legame tra Bontempi e Montina nasce dalla magia di una degustazione a Villa Baiana, per la passione condivisa per i vini Blanc de Blancs, e la visione per una viticoltura d’eccellenza. Da quest’anno Montina rafforza il proprio impegno verso l’autonomia produttiva e la sostenibilità. Tra i progetti già avviati ci sono 10 ettari di nuovi impianti a Gussago; 3,2 ettari acquisiti in zona Franciacorta, e 6 ettari destinati a nuove piantumazioni nel 2026/2027. Entro fine anno, verrà inoltre completata l’installazione dei pannelli fotovoltaici, coprendo fino all’82% del fabbisogno energetico, riducendo così l’impatto ambientale dell’attività produttiva.

 


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