
La mozzarella dop era prodotta con una miscela di latte di bufala e latte vaccino, contrariamente a quanto prescritto dal disciplinare; e analisi false, ottenute da tecnici compiacenti, aiutavano l’imprenditore nella sua frode alimentare. E’ il cuore dell’inchiesta dei carabinieri, coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, che riguarda un importante caseificio della zona di Terra di Lavoro, il “Cantile” di Sparanise, e che ha portato alla notifica di 13 misure cautelari a carico degli imprenditori titolari dell’azienda, biologi, veterinari e tecnici di laboratorio. Ma, oltre alla sicurezza alimentare elusa con escamotage, Guido Cantile, dominus della societa’ e i suoi due figli, Pasquale e Luigiantonio, per lucrare mettevano a rischio anche la sicurezza dei loro dipendenti. L’indagine infatti e’ nata da un incidente sul lavoro nel quale un addetto alla lavorazione della mozzarella perse le dita della mano.
Cantile era stato espulso dal Consorzio il 14 ottobre 2011 sulla base di un dossier di rapporti dell’Asl e dei Carabinieri. Inoltrata la pratica, il Ministero non ha mai ratificato il provvedimento consento così al caseificio di continuare ad usare il marchio dop
Anche questa è l’Italia.
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