Nino Di Costanzo apre il ristorante a Ischia. Lo fa nella casa abitata da suo padre e da suo nonno, venti posti con tanto orto.
Il bistellato che ha chiuso la splendida esperienza dell’Hotel Manzi (ora c’è Giovanni de Vivo) giusto un anno fa ha avuto mille offerte, ha girato il mondo con Kiton (adesso è in Giappone) cucinando per la clientale vip dell’azienda napoletana.
La cucina Elettrolux è montata, tutto è pronto, mancano alcuni allacciamenti e permessi, ma il bravo cuoco ischitano, quello che più di ogni altro ha segnato l’estetica dei piatti in Campania (mitica la pasta e patate)
Ne abbiamo parlato prima della sua partenza e lui ha messo le mani avanti: “Ci siamo quasi, ma sino a quando non apriamo meglio aspettare”.
Ieri sera perà Michele Giugliano presentando i tre nuovi prodotti della linea Mimi’s a cui Nino ha collaborato ha annunciato davanti alla stampa e il “cameriere” come al solito non ha capito bene di cosa si tratta nella fretta di riportare la notizia al padrone.
Nino di Costanzo apre il ristorante a Ischia. A noi il progetto ricorda molto La table d’Aki in versione ischitana. Akihiro Horikoshi dopo aver lavorato trent’anni all’Ambroise ha aperto un buco cult a rue Vaneau.
“Voglio cucinare – ci ha detto Nino prima diper chi capisce, senza orpelli, proporre il gusto nella sua semplicità più pure e immediata. Da me si dovrà vivere una esperienza, vivere la cucina, l’orto e la tavola, entrare nei sapori della mia isola alla quale sono visceralmente legato. Ho avuto tante proposte in quest’anno, ho preferito fare l’esperienza con Kiton in giro per il mondo che mi ha arricchito e insegnato tantissime cose. Ora cercherò di tradurre il mio vissuto .”
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