
Litoranea Porto Selvaggio – Sant’Isidoro località Torre Inserraglio di Nardò
Tel. 320.7407934
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Aperto d’estate la sera
Sui 20 euro
di Tommaso Esposito
C’è il rischio di avere una fregatura pensando di mangiare del pesce fresco e invece trovarne del pessimo congelato nelle tante trattorie di mare spuntate lungo la costa di questa parte del Salento.
E allora è possibile dirottare in una buona osteria che almeno faccia gustare della carne locale per giunta cotta direttamente sulla brace ricavata al momento dalla combustione di legno boschivo stagionato.
Niente piastra a gas e neppure elettrica, dunque.
Peccato che sia accesa soltanto nelle sere d’estate, ma del resto qui ci si passa la vacanza ed è più difficile trovarvisi d’inverno.
Siamo sulla litoranea che mena da Torre Uluzzo verso Sant’Isidoro.
Si cena tra i tavoli del dehors sotto la frescura degli alberi.
Servizio informale e giovanile.
Qualche vino regionale e pure qualche birra artigianale salentina.
Poi i noti antipasti con fritture di ortaggi pastellati e una buona parmigiana di melanzane, che qui si piccano essere di origini autoctone.
Risolveremo l’intricata quaestio gastro-filologica in altra sede, ora siamo con la mente a riposo.
Ah ci sta un ragù, veramente saporito per i dolci pomodori neretini. E’ quasi nu mastu Rraù in cui lasciano insaporire le polpette fritte, anche queste di millantata origine tipica.
Finalmente giungono in tavola le carni e si apprezzano per il sapore che, se si chiedesse ai bracieristi di usare meno sale, sarebbe non buono, ma eccellente.
E, cosa da cogliere al volo come rara occasione, è bello di questa carne apprezzare il profumo della crosticina caramellizzata disperso tra quelli di legna arsa e di fumè.
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