Paestum, Agriturismo Podere Rega

Pubblicato in: Gli agriturismi più belli

di Enrico Malgi

Si scrive agriturismo, ma si legge relais de charme, oppure boutique hotel, o ancora country house, o semplicemente tenuta e si tratta, comunque, sempre di una struttura da slow life. Questo per riferirmi al “Podere Rega” dei coniugi Gerardo e Tiziana, che si trova quasi attaccato alle vecchie mura perimetrali del famoso sito archeologico di Paestum e che nel complesso risulta essere molto diverso da come solitamente immaginiamo una tipica azienda agrituristica. Come accade sovente, la storia inizia molti anni addietro. La rincorsa, infatti, incomincia negli anni ’50 quando la famiglia Rega, proveniente dai vicini monti Picentini, con la Riforma Fondiaria riesce ad insediarsi in una casa colonica all’ombra dei templi. Un podere di sette ettari di terreno da lavorare sodo, da spaccarsi la schiena.

 

Nello spirito di amorevole cura e passione che hanno caratterizzato l’opera dei loro progenitori, nel 2003 Gerardo e Tiziana hanno dato corpo al loro sogno: convertire l’impresa agricola di famiglia in azienda agrituristica.

Come punto di partenza ci sono a disposizione l’allevamento degli animali da cortile e la coltivazione di ortaggi e frutta, che in un territorio così vocato come la Piana del Sele hanno sicuramente le stimmate dell’alta qualità.

Oltretutto Gerardo, che è un bravo agronomo nonché esperto sommelier e assaggiatore di olio, da persona intelligente ha cercato di imparare presto il “mestiere”, con frequenti viaggi in Italia e all’estero presso strutture simili per carpirne tutti i segreti. Tiziana, invece, come ho potuto scoprire personalmente, è una donna che in cucina è bravissima, oltre che perfetta e premurosa padrona di casa. Con queste ottime premesse, quindi, la spinta iniziale si è presentata da subito meno dura del previsto. L’edificio rurale recuperato, ristrutturato, ampliato e ammodernato, è caldo, accogliente e ospitale. Dal soffitto pendono come innocue scimitarre travi di legno; i pavimenti sono in cotto e in pietra a vista e un grande camino troneggia proprio al centro della sala-ristorante, tanto da far rievocare il classico focolare della bufalara del XVIII secolo.

 

E il tutto si sposa armonicamente con un ambiente raffinato e ben arredato con pregiati mobili di famiglia. Il tocco femminile si manifesta con vasi di fiori ovunque, tende appropriate alle finestre e un curato angolo relax per gli ospiti. La sala può ospitare fino a quaranta commensali e consente agli ospiti di immergersi in un vero e proprio viaggio gastronomico tra i piatti tipici della tradizione mediterranea. Una cucina colta e gustosa, stimolata dalla creatività di Tiziana, dalle infinite risorse del territorio e dalla stagionalità dei prodotti sempre freschi e tutti provenienti dall’azienda agricola. Qui i gourmet possono godere di profumi e sapori unici ed indimenticabili per esaltare il loro palato e soddisfare al meglio tutte le loro esigenze.

 

Particolarmente graditi sono i salumi prodotti secondo la tradizione familiare, tra cui spiccano la soppressata, il capicollo, il guanciale e la salsiccia. La buona frutta viene consumata fresca, oppure anche trasformata in pregiate confetture, da utilizzare anche per le crostate, o conservata sciroppata in vasetto. All’esterno un ampio spazio è dedicato allo svago all’aria aperta, laddove un placido ruscello lambisce pigramente tutta l’azienda.

Le poche camere disponibili sono confortevoli e arredate con gusto, sempre connotate da quel tocco femminile che dà valore aggiunto. I prezzi,infine, sono abbastanza modici e convenienti.

In compagnia di mia moglie mi sono trattenuto a pranzo, proprio per godere delle specialità locali. Ci hanno servito vari antipasti: calzone farcito con formaggio; nidi di pasta con ricotta e salame; crostini con crema di carciofo; pizzette con pomodoro e formaggio; panetti ripieni di verdura; affettati misti di capocollo, soppressata, pancetta e poi mozzarella di bufala.

 

 

 

 

 

Poi uno sformatino di baccalà, mozzarella di bufala e patate su purea ridotta di verdure; cestino con carciofi marinati al limone e cacioreale di bufala; pralina di baccalà con fiocchi di verdure; sformatino di patate e broccoli con scamorza di bufala su purea di patate.

 

Per primo piatto dei raviolini con crema di carciofo e pancetta essiccata.

 

Per secondo è stato servito il vitello all’aglianico con patate aromatizzate al rosmarino.

Per frutta la pesca con mosto d’uva e, per finire, il dessert con un cannolo ripieno di ricotta di bufala e salsa di fico bianco del Cilento con noci tostate di Sorrento e le classiche chiacchiere carnevalesche.

 

Il tutto accompagnato dall’ottimo spumante Selim di Bruno De Conciliis.

Il conto? Sui 40.00 euro a persona.

Agriturismo Podere Rega
Via Porta Giustizia – zona archeologica Capaccio-Paestum (SA) –
Tel. 0828 722432 – 360 923599 – 333 6611430 – Fax 0828 722432

podererega@tiscali.it
www.podererega.it

Camere: 1 doppia e 3 matrimoniali.

Prezzi variabili a stagione e tipologia della camera

Carte di credito accettate: Visa, Mastercard e American Express.

Apertura agriturismo tutto l’anno, eccetto due settimane di chiusura a novembre e a gennaio.

Ristorante sempre aperto, ma esternamente solo su prenotazione

Servizi: sala conferenze di 30 persone, giardino di 1000 mq, parco di 6000 mq, terrazza di 200mq, centro benessere, percorso ginnico, corsi di cucina, affitto biciclette, visite guidate, corsi di tecniche agronomiche. Percorsi didattici per scolaresche. Mare e archeologia a pochi metri.
 


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