Palazzo Gala, storia di passione all’ombra della Cattedrale di Acerenza

Patrizia e Nicola

di Rocco Catalano

Nel graziosissimo centro storico di Acerenza, proprio di fronte alla Chiesa di San Vincenzo, la cucina di Palazzo Gala, affidata alle mani virtuose di Patrizia Viola, si fa testimone di una cucina territoriale elaborata con grazia e qualità vera. Insegna che ha casa in un bel palazzo settecentesco ristrutturato con cura. Le sale si fanno spazio tra le pregevoli strutture originarie ad arco e pietra a vista; l’arredamento è essenziale e pulito, l’atmosfera familiare e cortese e il servizio di sala impeccabile, anzi, oserei dire di livello difficilmente ormai riscontrabile, è affidato a Nicola Stefanile, lunghissima esperienza in prestigiose strutture italiane a fare gavetta sin da giovane studente all’Istituto Alberghiero ad imparare un mestiere difficile, fondamentale e che purtroppo si sta perdendo, ma che lui ama e racconta con una passione che fa emozionare.

Patrizia, che inizia una quindicina di anni fa il suo percorso ai fornelli da autoditatta, nel 2020 a Ponsacco raccoglie la sua prima grande soddisfazione e viene premiata come Lady Chef ai campionati di cucina italiana organizzato dalla FIC e vinto proprio dal team dei cuochi lucani.

La sua mano è precisa, la sua timidezza è pari solo al suo rigore che in cucina, però, si fa eleganza e dona ai suoi piatti, che sanno di memoria tradizione, dignità e concretezza di livello.

Semplicità e stagionalità delle materie prime strettamente legate al territorio, assieme ad una visione del piatto contemporanea, ma senza inutili orpelli, sono gli ingredienti fondamentali della sua cultura gastronomica. Dagli antipasti ai dessert tutto è ben pensato e dosato, pochi elementi tra loro ben legati da consistenze e variazioni.

Dal menù tradizione imperdibili le lagane e ceci neri di Tolve con polvere di peperone di Senise serviti in una grattugia formaggi; il raviolo fatto a mano e farcito di baccalà, olive nere di Ferrandina e stracciatella.

Tra i secondi la quaglia con il suo uovo e il petto d’anatra agli agrumi valgono il viaggio.

Il dessert un buonissimo tartufo artigianale con un cuore di liquirizia, davvero notevole.

Una buona cantina e una proposta di prodotti che è possibile acquistare arricchiscono l’esperienza del viaggiatore.

Ci sono giornate d’autunno che rubano il cielo all’estate e l’aria tersa e fresca sembrano aprirti ad una dimensione straordinaria. Il paesaggio è un quadro che poggia i suoi colori su una meravigliosa linea d’orizzonte in cui materia dei sogni e fatica sembrano trovare l’esatto equilibrio. Acerenza è un luogo bello e magico, tra i borghi più belli d’Italia, dove il tempo e la storia sono custoditi preziosamente dall’imponente e bella Cattedrale dell’XI sec. che vale un viaggio per il pregio storico e architettonico, sapendo che si può completare il proprio cammino confortati dall’amore e dal sacrificio di un’insegna familiare che ha tutte le carte per poter entrare a pieno diritto tra le migliori cucine tradizionali che abbiamo in Basilicata.

Prosit e Serenità.

La musica che ha accompagnato il percorso è: The Man who sold the world , Nirvana

Palazzo Gala ad Acerenza

Via Largo Consigliere Gala
Tel.338 334 3477
Aperto a pranzo e a cena
Lunedì chiuso


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