Peppe di Napoli il pescivendolo più amato dal popolo della rete si racconta ‘a cascat e anticipa l’uscita della sua biografia

Peppe Di Napoli Ristopescheria

di Laura Guerra

Peppe Di Napoli, pescivendolo fenomeno del web, ogni mattina va in video sui social dai banchi della sua pescheria e dai fuochi del suo ristorante e, ogni volta, in poche ore, la sua faccia allegra e sorniona contornata da una barba scura scura, realizza, centinaia di migliaia di visualizzazioni. In questi giorni la sua pagina Facebook ha toccato i 700mila followers creando una vivace community di fan.

Lo seguono, lo riconoscono per strada come una popstar e vanno a mangiare alla sua pescheria che, la sera, nel fine settimana trasforma in ristorante.  La risto-pescheria si trova a Pianura, in una traversa a senso unico infilata in un imbuto di anonime palazzine di periferia.

L’uomo record dei social che, su instagram è seguito da più di 115.000 persone, serve piatti gustosi dalla rassicurante impronta casalinga, preparati utilizzando il pesce invenduto in pescheria la mattina.

Peppe di Napoli saluta i 700 mila followers

Il menu fisso per numero di portate e ad un costo popolare, prevede una decina di antipasti tra freddi e caldi cui si può aggiungere (con una piccola aggiunta di prezzo)  una porzione di crudi, seguono due primi piatti, un secondo, un dolce.

Le ricette proposte sono quelle della cucina tradizionale napoletana e vengono preparate da una squadra di cuoche guidate da Peppe e da sua moglie Brunella. Fra gli antipasti spiccano il filetto di orata impanato e fritto e le seppie con i piselli che sanno di casa; buone e sfiziose le polpette di tonno. Molto gustosa e ben bilanciata la “Genovese di mare” che regge un piacevole equilibrio fra l’aroma e la brasatura della cipolla e il punto di cottura del tonno.  Non a caso è il suo piatto più richiesto, conosciuto e amato.

Il locale è frequentatissimo e i posti, spesso, già a metà della settimana,  sono tutti prenotati. Contribuisce molto alla sua fama l’appuntamento il video quotidiano che pubblica ogni mattina,  dando la voce al popolo del web sia illustrando il pescato sui banchi sia proponendo seguitissime video ricette in cui illustra ingredienti e passaggi.

Il format delle ricette lo ha consolidato durante il lockdown quando cucinando in diretta da casa sua teneva compagnia ad un pubblico di affezionati che cresceva di giorno in giorno. Il grande seguito e il periodo di chiusura del ristornate gli ha fatto venire l’idea di raccontare la sua storia in un libro pubblicato da Gribaudo, marchio editoriale per il food di Feltrinelli.

Il suo motto che è già un tormentone è ‘a cascat’ che usa soprattutto quando finisce i piatti con una generosissima manciata di prezzemolo tritato. “Ne metto molto, bello fresco – ci spiega – per insaporire i piatti, per farli vivaci e perché a me il putrusino piace molto”.

Ma come nasce il tuo personaggio?

“Veramente  mi viene tutto molto naturale, io sono nato in una famiglia di pescivendoli e ho cominciato aiutando mio padre da ragazzino, eravamo 6 figli e ci dovevamo dare da fare. Ho sempre venduto il pesce, sulle spiagge, con il tre ruote per le strade del Rione Traiano dove sono nato. Da ragazzo mi conservavo i soldi per potermi aprire una pescheria. Ci sono riuscito proprio 25 anni fa in questi giorni. I video li faccio insieme a mia figlia Aurora che è capace con queste cose, io non ho nemmeno Whatsapp”.

E mi fa vedere un Nokia vecchio modello di quelli che servono solo per chiamate e sorpassati sms.

“Faccio la vita che ho fatto sempre – racconta – mi sveglio alle tre di notte per andare al mercato del pesce di Pozzuoli, la mattina gestisco la pescheria, la sera ma solo il fine settimana faccio il ristorante. Sono la stessa persona sia nei video che nella vita, non mi sento nessun personaggio. Due anni fa ho fatto una puntata di Food Advisor con Simone Rugiati in cui dovevamo gareggiare con altri ristoratori napoletani con il cuoppo di frittura. Stavo davanti alle telecamere con naturalezza e ho scoperto che mi piace comunicare alle persone quello che faccio”.

Che ci sarà nel tuo libro?

“Durante la quarantena ho avuto più tempo per pensare e ho pensato a quanti sacrifici ho fatto, a quante cose ho rinunciato, a tutto quello che sono riuscito a costruire con il mio lavoro e ho pensato che era bello raccontare la storia di un ragazzo che ce l’ha fatta anche se è nato nel Rione Traiano  conosciuto solo per le cose negative. Ci metterò anche 60 ricette di piatti che vanno da quelli che mi preparava mia madre fino a quelli che preparo oggi”.

“Spero che la gente se lo comperi ‘a cascat”! E ci saluta con una bella risata di buonaugurio.

 

Risto Pescheria Di Napoli
Via Vicinale San Donato Pianura
Tel 339 697 80 85
Pescheria aperta dal martedì alla domenica dalle 8.00 alle 14.00
Ristorante aperto il giovedi venerdi sabato a cena e la domenica a pranzo. E’ consigliabile prenotare.


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