Perchè fatico sempre più a leggere blog e social sul cibo

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

Dieci regole per evitare di perdere tempo

di Marco Contursi

Giuro fatico sempre più a leggere i racconti di cibo di blogger e giornalisti vari perché domina l’approssimazione, l’interesse economico, o semplicemente la ciucaggine. Magari si scopiazzano notizie dai siti di ristoranti ed agriturismi, magari pure le foto e vai di racconto dove tutto è magnifico e perfetto. Eppoi sempre gli stessi posti segnalati, rarissimamente qualcosa che meriti e che sia nuovo.

10 Cose che proprio non mi vanno giù….più una.

 

E comunque baccalà è merluzzo salato, stoccafisso essiccato, in Veneto chiamano baccalà lo stoccafisso, quindi baccalà alla vicentina si fa con lo stoccafisso.

Questa è la 10 + 1: Basta leggere di pizza, di offese personali e di minacce. Avete rotto il pene…Tutti-Tutto-Tanto.

Ricordo di un blogger che scrisse che si cancellava dai social perché malmenato da alcune persone che erano state in un locale da lui consigliato e si erano trovate male, bene, anche io avevo provato due locali da lui consigliati e non avevo trovato quanto aveva fatto vedere lui nei video, inoltre mi confessò il personale erano stati preparati apposta quei piatti ma nella realtà non erano mai stati messi a menù. Ora, non dico di arrivare a tanto, cioè a “menare ar cazzaro” però se ci fosse un maggiore senso dello “scuorno”, ossia se la gente si vergognasse di fare brutta figura quando afferma una cosa non vera, credo che il 50% di quello che si legge o vede su social e blog, sparirebbe….a beneficio di chi legge e di chi fa davvero da mangiare bene.


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