Piccole Vigne con Slow Food a Melfi: due giorni con l’Aglianico del Vulture. Contro il logorio della vita moderna in slide show

Pubblicato in: Eventi da raccontare

Mentre il vulcano dal nome impronunciabile riferma l’Europa, un altro vulcano a migliaia di chilometri di distanza, ormai dormiente dal Pleistocene (da 1,8 milioni di anni fa a 11.700 anni fa), contribuisce a produrre un importante rosso italiano: l’Aglianico del Vulture.


Lo scorso fine settimana alcuni piccoli produttori insieme a Luciano Pignataro e Mauro Erro hanno organizzato alle pendici del secondo “Le piccole vigne del Vulture”, un evento raccolto e “no stress” inserito nel progetto“Grandi vini da piccole vigne” per far incontrare quelli che scrivono di vino con quelli che il vino lo fanno, ma anche per far conoscere e mettere in rete i produttori tra loro. Hanno partecipato 9 cantine – Camerlengo, Carbone, Colli Cerentino, Eleano, Eubea, Grifalco, Laluce, Macarico, Musto Carmelitano e un nutrito gruppo di giornalisti – Paolo De Cristofaro – Gambero Rosso, Roberto Giuliani – Lavinium, Antonio Tomacelli – Dissapore e Intravino, Monica Piscitelli – Campania Che Vai, Enzo Scivetti – Onav News, Iranna De Meo – Il Quotidiano della Basilicata, Antonella Petitti – Rosmarino news, Franco Martino – Slow Food Lucania, Adele Chiagano – Il viandante bevitore, Giampaolo Necco – Arga Campania.

Il Comune di Melfi, Slow Food, l’Accademia Lucana della Gastronomia, l’enoteca napoletana DiVinoinVigna e questo blog hanno contribuito a vario titolo all’iniziativa.
Dopo la cena di benvenuto al Ristorante Grotta Rossa (Melfi) di Tonino Di Pietro (l’originale dice lui) dove il gruppo si è conosciuto e si è composto con una buona cena e tutti i vini stappati, sabato mattina si è svolta la degustazione libera con i banchi di assaggio.
Una occasione per stare insieme, entrare nei dettagli e non limitarsi alle solite chiacchiere delle solite degustazioni show in giro per l’Italia. Il mondo del vin ha bisogno di approfondimenti e passione, non di marketing stucchevole e senza anima.
Location la bellissima cantina di Sara e Luca Carbone, una grotta scavata nel Tufo nel centro storico di Melfi. L’evento si è concluso con il pranzo preparato dallo chef Francesco Frank Rizzuti dell’Antica Osteria Marconi di Potenza.

Ci sarebbe, per la tribù dei gastrofanatici del web anche un piccolo scoop: un lungo chiacchierare tra Pignataro e Tomacelli. Ma sono convinto che hanno parlato solo di Aglianico del Vulture:-))
Ora basta chiacchiere, ecco a voi il primo slide show dell’evento.

Giovanni Gagliardi


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