FONTANAVECCHIA
Uva: piedirosso
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
L’ultimo nato in casa Rillo è il Piedirosso: un vino di pronta e immediata beva che non ha nessuna pretesa di passare alla storia. Per uno strano gioco delle parti, sia questa uva che la falanghina sono presenti nel Sannio, segnatamente nel Taburno e nei Campi Flegrei, ma se nel secondo caso con lo stesso nome si indicano due uve completamente diverse, per il piedirosso non c’è alcuna differenza, le caratteristiche sono le stesse. Da Mustilli e a Ocone che lo imbottigliano da sempre, adesso anche La Rivolta e Fontanavecchia, il Piedirosso inizia ad acuisire nuova dignità, a patto che da non ci si aspetti niente altro se non una buona abbinabilità ai cibi tradizionali e una facile beva. Il Piedirosso di Fontanavecchia ha un naso intenso e vegetale, verdi per certi versi, a cui solo in un secondo momento subentra il frutto, in bocca ha una discreta ma non esagerata struttura, buona e sostanziosa freschezza, tannini morbidi e alcol misurato: un prodotto ruspante e allegro qual è sempre questo rosso usato in genere per tagliare l’aglianico, da bere in allegria con gli amici e durante una scampagnata, su torte rustiche, zuppe di polipetti (senza peperoncino), pasta con il pomodoro fresco. Nonostante la sua immediatezza, o forse proprio per questo, è molto difficile vinificarlo bene, ogni anno cambia in continuazione e il rischio della catastrofe olfattiva è sempre in agguato. Una sorta di utilitaria del vino, che non può mai tradire le aspettative. Pur essendo un tempietto dell’Aglianico e della Falanghina, riteniamo che Libero e l’enologo Angelo Pizzi abbiano fatto molto bene a pensare di uscire con il Piedirosso, in tal caso la gamma aziendale si differenzia con una varietà capace di rafforzare il presidio del territorio.
Sede a Torrecuso, via Fontanavecchia. Tel e fax 0824.876275. www.fontanavecchia.info Enologo: Angelo Pizzi. Ettari: 9 di proprietà. Bottiglie prodotte: 120.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, coda di volpe
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