Pizza e panelle a Chiaia, perché la pizza in teglia non è roba da sfigati: nuova rivoluzione a Napoli

Pubblicato in: Le pizzerie
Il sindaco da pizza e panelle

Riviera di Chiaia, 215
Tel. 081 497 6247
Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 23

Pizza e Panelle a Napoli. Sinora il movimento della pizza ha escluso quasi del tutto la pizza in teglia, quella classica del panetterie che si portava a scuola o che si mangiava, come si dice a Napoli, di primo appetito. Pizza e Panelle aperto a Chiaia a due passi da Piazza San Pasquale punta sulla qualità decisa anche su questo settore che è stata sinora un prerogativa romana grazie al movimento avviato da Gabriele Bonci.

 

Marinara e margherita, dunque, con San Marzano dop, Fiordilatte di Agerola e Mozzarella Aversana di qualità. Ma anche verdure e ortaggi di qualità, prodotti di lusso come il Salmone Upstream.

Lunghe lievitazioni, giusti abbinamenti e tanta attenzione all’impasto. Ecco finalmente una pizza in teglia che ha sapori veri, ben lontana da quei pezzi tristi conservati nelle vetrinette insieme ai dolci in molti bar de centro e che oltre ad avere pomodoro acido, non sanno di niente e si inchiommano nello stomaco.

Un format nuovo che punta su due elementi cardini: il pane declinato in tutte le sue varianti e, soprattutto, la lavorazione di impasti studiati ad hoc per la pizza in teglia abbinati a prodotti ricercati per guarnire i tranci.

 

“Abbiamo pensato a creare una offerta di alto livello qualitativo anche per un pasto veloce e quindi abbiamo trasformato la classica pizza al taglio in un prodotto gourmet. Per farlo – dicono Genny De Martino, Michele e Giorgia Aversano – abbiamo coinvolto Maurizio Cortese, esperto gastronomo e Ceo di Corteseway, che si è dedicato allo studio delle combinazioni più esclusive”.

“Siamo partiti – dice Maurizio Cortese – dall’individuazione di un impasto leggero e digeribile capace di tenere la cottura nel forno elettrico e di risultare croccante anche durante l’asporto. A questo abbiamo abbinato prodotti di eccellenza come il pomodoro San Marzano di Danicoop o il pomodorino del piennolo di Tenuta Manna ma anche la mortadella Pasquini, i prosciutti spagnoli o il salmone Up-stream”.

 

Infine il ritorno alla merenda all’italiana. Si inquadra in quest’ottica l’abbinamento con le confetture artigianali prodotte dalla cooperativa E.V.A. con “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”, per sostenere i percorsi di inclusione sociale e di autonomia delle donne vittime di violenza di genere e per accompagnarle nel reinserimento nel mercato del lavoro.


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