“Podernuovo a Palazzone”, i preziosi liquidi di Giovanni Bulgari

Pubblicato in: I vini da non perdere

di Monica Bianciardi

Una nuova realtà si stà facendo conoscere nel panorama enologico Toscano, una produzione appena nata che nonostante i pochi anni di attività sforna vini forgiati come gioielli tra le pareti della nuova cantina di Giovanni Bulgari. Una toscana, intima con borghi medioevali e larghe zone di campagna coltivate ma meno famosa per la produzione di vino. Un territorio appena fuori dalle rotte blasonate qui i paesaggi raccontano una storia diversa fatta di verde e silenzi, una vita agreste sviluppata da chi lavora la terra per sostentamento, principalmente con oliveti e varie colture che esula dall’odierno turismo eno-chich.

 

Una sfida ed un percorso rinnovato che racconta una storia diversa dalle pietre preziose che lui stesso ha imparato ad intagliare, Giovanni Bulgari racconta di una predilezione per la vita di campagna nata da bambino nei terreni di proprietà nel Lazio. Una amore sviluppatosi nel corso degli anni per l’agricoltura unito ad una grande passione per il vino lo portano ad acquistare la tenuta nel 2004 insieme al padre Paolo in località Palazzone, a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, sul confine di Umbria e Lazio. Inizia a lavorare ristabilendo ed espiantando i vecchi filari abbandonati sostituendoli con Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot più una piccola percentuale di Malbech. Una scelta drastica quella di espiantare gran parte dei vigneti preesistenti, seguita da logica produttiva e da un monitoraggio agronomico capillare i cui obiettivi ambiziosi hanno fissato l’asticella qualitativa in alto. 22 ettari in totale in conversione biologica, quelli a bacca bianca Chardonnay e Grechetto, sono posti in un’altra proprietà in Umbria sul Lago di Corbara.

Nel 2007 la prima vendemmia e nel 2009 le prime vinificazioni. Nel 2012, escono sul mercato con i primi tre vini Therra, Argirio e Sotirio. Gli impianti vitati sono disposti intorno alla cantina. La struttura è fatta su progetto di Massimo Alvisi, allievo di Renzo Piano, di Alvisi Kirimoto & Partners di Roma, con materiali naturali. Situata a circa 400 metri di altitudine i sottosuoli sono piuttosto variabili con punti ricchi di limo, fossili marini e sabbia, ed altri in cui prevale un mix tra argilla e calcare. Un clima piuttosto fresco con escursioni termiche ed estati calde permettono di arrivare in vendemmia con una perfetta maturazione fenolica. Raccolte manuali microvinificazioni e vendemmie differenziate per le diverse varietà, in questo modo l’uva rimane separata e vinificata fino all’ultimo passaggio in cui verrà assemblata e destinata all’affinamento.

 

La cantina è stata stata concepita per integrarsi perfettamente nel paesaggio in cui si mimetizza grazie alle ampie vetrate che si aprono su spazi aperti e terrazze la cui vista sulla vallata offre un panorama che si fonde ed armonizza perfettamente con il paesaggio circostante. La sala degustazione appare come un ponte sospeso tra lo spazio verde esterno e la penombra della barriccaia, punto di collegamento e di dialogo tra ciò che dà la vigna e la sua trasformazione in vino. Tutto è volto a preservare l’ambiente cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale per rendere l’edificio funzionale e bello dal punto di vista architettonico, un autentico gioiello legato a doppio filo al territorio ed alla produzione di vino.

Quindici le vendemmie alle spalle, e centomila le bottiglie prodotte, la parte enologica è attualmente curata da un giovane enologo Jacopo Felici, che ha intrapreso l’incarico con la giusta dose di dinamismo ed entusiasmo apportando diversi cambiamenti e sperimentazioni.

Nello splendido borgo di origine medioevale al Castello di Fighine la presentazione dei vini della produzione durante un pranzo realizzato appositamente per l’occasione nel Ristorante stellato Castello di Fighine da chef Francesco Nunziata.Un menù toscano in chiave rivisitata con piatti dalle forme fantasiose come quadri di arte moderna dove il sapere antico si è unito ed una tecnica impeccabile che ha saputo coniugare con discrezione equilibrio e sapore.

 

Tasting Notes

Nicoleo 2021 Grechetto e Chardonnay al 50%

Vinificazione in acciaio con aggiunta di una percentuale del 30% fermentata in barrique ed un successivo passaggio in cemento.

Colore giallo dorato trasparente, ha profumi di vaniglia e pepe bianco, fiori gialli, erba tagliata. Sapido e fresco, lo svolgimeto ha morbidezze con finale piacevolmente ammandorlato, ottimo in accostamento ai canapè serviti come aperitivo.

Aliki 2022 Rosato igt Toscana Malbec e Merlot,

Il nome è un omaggio alla madre di Giovanni Bulgari, Alice, Aliki in greco.

Profumi freschi di lamponi, piccoli frutti neri di bosco, ingresso saporito e morbido, caramella di fragola, erbe aromatiche di fiori rossi. Palato con freschezza e salinità a cui si somma una discreta persistenza.

Therra 2021 Toscana Igt Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon

Vinificazione in acciao e botte da 30grande

Entry level aziendale è di un rosso rubino intenso ricco di profumi di fiori e frutti rossi maturi, ciliege, ribes, spezie dolci, erbacei in sottofondo. Ingresso morbido ma elegante il cui svolgimento è dinamizzato da palato fresco e tessitura tannica fitta e scorrevole che si fonde nel frutto.

 

Sotirio 2018

Vino per ricordare la memoria del bisnonno nonchè fondatore della cantina da cui prende il nome, Sotirio Bulgari.

100% Sangiovese Cru di singolo vigneto che affina in botti da 10 Hl

Rubino vivace e compatto, i profumi rivelano un Sangiovese caldo con molteplici chiaroscuri, frutti neri e ciliege rosse si intersecano a rosmarino, bacche aromatiche, speziature piccanti, ginepro. In bocca pienezza e polpa sono animate da una vibrante freschezza, la ricchezza del frutto ingentilisce un tannino tenace ancora giovanile e disidratante, lungamente persistente. Vino in evoluzione.

Argirio 2018 Igt Toscana 100% Cabernet Franc

Cabernet Franc dai tratti varietali legati al territorio in cui nasce, molte erbe aromatiche, alloro, rosmarino, unite da un frutti neri maturi quasi sotto spirito, eucalipto, pepe nero. Strutturato ed avvolgente il palato è mosso da una vena salina infiltrante, tannini fitti e rotondi con finale che chiude su note di cioccolato amaro.

Argirio 2020 Igt Toscana 100% Cabernet Franc

L’annata regala maggior defizione delle sfumature erboree con pepe verde in grani ed alloro, il frutto risulta alleggerito con nuance croccati di rose e bacca rossa succosa, palato elegante sollevato ed areo, il carattere del vitigno è declinato con nuance di maggiore eleganza.

IGT Toscana Rosso G33, Blend di Sangiovese, Merlot e Petit Verdot in parti uguali, solo 1600 botiglie prodotte. Campione di botte.

Rosso scuro compatto. Il bouquet variegato da frutto nero, ribes, timo, resine balsamiche, menta, spezie. Palato flessuoso con molta freschezza il frutto si sente ma ben diluito nella vena acida, tannini fitti ma integrati e finale lungo con affascinante scia di melograno.


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