Primo Piatto dei Campi 2025: vince Niccolò Recalcati con “Pasta al pomodoro”

Pubblicato in: Contest, Primo Piatto dei Campi 2025
Niccolò Recalcati con, da sx: Peppe Guida, Luciano Pignataro, Barbara Guerra, Giuseppe Di Martino, Albert Sapere

di Laura Guerra

Con “Pasta al pomodoro” Niccolò Recalcati, chef in brigata di Casa Leali a Puegnago del Garda, ha vinto la 14esima edizione del contest Primo Piatto dei Campi 2025, iniziativa siglata 50 Top Italy e Pastificio dei Campi.

Il giovane chef si è misurato con il tema della gara – Da Glocal a Global: quale pasta per il futuro? –, partendo da una preparazione popolare e interpretandola con padronanza tecnica e piglio contemporaneo.

Un piatto suadente, colorato, avvolgente, sulla forchetta e al palato, risultato di un’attenta selezione della pasta, dei pomodori, dell’olio, passati per macerazione, estrazione, infusione degli elementi vegetali, separazione dei liquidi e dei grassi, mantecatura e aromatizzazione.

Un piatto che sa di casa ma parla al mondo che, ci racconta il vincitore: “è un ricordo d’infanzia, uno dei primi piatti di cui mi sono innamorato e  sono contento che il  mio messaggio sia arrivato ai giudici. Sono molto grato alla mia famiglia che mi sostiene sempre e allo chef Andrea Leali, che è stato il primo a credere in me e in questa vittoria”.

La gara, che si è svolta a Gragnano, è stata valutata dalla giuria, composta da Luciano Pignataro, Albert Sapere e Barbara Guerra, curatori della guida 50 Top Italy, dallo chef Peppe Guida, presieduta da Giuseppe Di Martino, CEO di Pastificio dei Campi che ha sottolineato:

Siamo felici di aver avuto qui – dove avviene il miracolo della semola che diventerà pasta, girerà il mondo e darà emozioni – i tre finalisti che ci hanno raccontato, con grande capacità creativa e tecnica, come un ingrediente vicino a noi può andare oltre le rispettive provenienze – Lago di Garda, Roma e Lecce –, superare confini geografici ed interiori e raccontare la grande identità italiana.  È storicamente così: la pasta è un tapis roulant che unisce chi parte e chi arriva, i nuovi italiani la amano, gli emigranti ne mettevano qualche pacco in valigia come comfort food delle radici, questo la rende l’ingrediente glocal e global per eccellenza”.

In sintonia Albert Sapere, Barbara Guerra e Luciano Pignataro, rimarcando la bella risposta che ha avuto l’iniziativa con più di 80 ricette arrivate da 3 continenti, sottolineano: “Anche per quest’anno abbiamo avuto un grande riscontro di qualità, abbiamo valutato preparazioni interessanti, creative, arrivate da giovani cuochi italiani e stranieri che si sono cimentati intorno ad un tema molto filosofico. I tre finalisti hanno presentato piatti che hanno rivelato grande tecnica, gusto e precisione”.

Grande soddisfazione per lo chef Peppe Guida, che in partnership con l’azienda Pastificio dei Campi è impegnato da più di 15 anni nella promozione della pasta secca nell’alta ristorazione: “Questo contest, che di anno in anno cresce in credibilità e qualità, dimostra che aver creduto in un ingrediente così identitario è stata una visione giusta e questo, oggi, mi riempie di gioia e di soddisfazione”.

In finale anche la chef Federica Finzi – al momento dell’iscrizione in forza presso il ristorante Palazzo Maresgallo a Lecce – con “Ricordo di sere d’estate dimenticate” e lo chef Giulio Luigi Zoli di Nomos – Roma, che ha presentato “Spaghetti alla Chitarra, Citrus, Provola, e Lapsang”.

Niccolò Recalcati riceverà il Premio Speciale Creatività 2026 durante la serata di presentazione della guida 50 Top Italy.

Niccolò Recalcati con, da sx: Peppe Guida, Luciano Pignataro, Barbara Guerra, Giuseppe Di Martino, Albert Sapere

 

Photo credits © Fabio Barbieri


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