di Francesca Fanny Marino
Il suo nome è Indivia e proviene dall’ Asia Minore, è una verdura dal sapore amarostico di cui ne esistono due varietà, una a foglie strette ed a foglie larghe. Di cosa stiamo parlando? Della nostra scarola riccia», parente stretta di radicchio e cicoria e piatto tipico delle tavolate natalizie.
Verdura autunno-invernale, oltre ad essere ricca di sapore e dal contenuto calorico bassissimo (17 calorie per 100 grammi), contiene vitamine e sali minerali. Oltre alla presenza di vitamine essenziali del gruppo B, la scarola contiene vitamina A, importante non solo per il corretto sviluppo e funzionamento della retina ma anche perchè aumenta la resistenza alle infezioni, anche a livello cutaneo, risultando un toccasana per il sistema immunitario.
Esistono dei fattori che ne diminuiscono l’assimilazione come alcol, fumo, caffè e medicinali a base di cortisone. Il fabbisogno giornaliero è di 700 RE (retinolo equivalenti) al giorno. Oltre alla A, la nostra Indivia, presenta tracce di Vitamina C che, come è noto, è un antiossidante naturale importante per l’assorbimento del ferro che, oltre a stimolare il sistema immunitario, svolge un ruolo fondamentale nella produzione del collagene, proteina necessaria alla formazione del tessuto connettivo e quindi a rinforzare ossa, muscoli e vasi sanguigni. La carenza di vitamina C causa lo scorbuto che si manifesta con stanchezza, irritazione e fragilità capillare. Il fabbisogno giornaliero è di 50-100 mg al giorno
La bomba vitaminica comprende anche la vitamina K che, oltre a proteggere le ossa ed avere proprietà antinfiammatorie, è essenziale per la coagulazione del sangue contribuendo alla formazione della protrombina, coinvolta nella riparazione dei danni ai vasi sanguigni. La carenza di vitamina K, che si manifesta con episodi emorragici, è rara in quanto il fabbisogno giornaliero
è davvero molto basso (1µg di peso al dì). Oltre al contenuto vitaminico, la scarola contiene minerali quali manganese, rame, ferro, potassio e fibre che, grazie anche al contenuto di acqua, le conferiscono proprietà sazianti. La scarola contribuisce a ridurre i livelli di glucosio e di colesterolo cattivo nei pazienti obesi e diabetici.
Sebbene da un punto di vista nutrizionale, sarebbe ottimale consumar la cruda perchè dietetica, nutriente e leggera, durante il periodo natalizio, ma non diciamo di no alle ricette che la vedono cotta ed utilizzata come contorno assieme ad uvetta, pinoli e olive o come farcitura di pizze, pani o paste ripiene.
Imperdibile la ricetta della pizza di scarola, ideale per aprire Vigilia e Cenone!
A Natale non conta scegliere quella riccia o liscia, l’importante è che sia ‘mbuttunata!
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