La ricetta del dolce preferito di mio nonno: evviva il castagnaccio!

Pubblicato in: I dolci

Ricetta Castagnaccio

il castagnaccio

di Fabiola Quaranta

In un batter di ciglia tra l’impacchettare doni, elaborare menù, estendere inviti e altre attività preparatorie il Natale è passato lasciandoci qualche chilo in più e la sensazione che il tempo voli. Vi chiederei se potessi, cosa ne pensate in merito, ma io sono del parere che vivere di vigilie sia la parte più bella della festa; aspettare con trepidazione e fermento che si giunga a destinazione, qualsiasi essa sia, vivendo ogni volta come un traguardo l’arrivo a meta. Certo è faticoso, prepararsi al Natale intendo, così come lo interpretiamo oggigiorno: una corsa frenetica, quasi a ostacoli, una scaletta da seguire pedissequamente onde evitare di perdere qualche tessera del mosaico finale, cosa che poi inevitabilmente, almeno a me accade. Meno male che esiste la cucina di mia madre, un luogo dove il tempo sembra fermarsi, o perlomeno dove la linea sottile tra passato, presente e, spero, futuro, è invisibile ma ben delineata.

Ogni anno, a Natale, da Milano ci trasferiamo per una settimana a Napoli, per festeggiare come vuole la tradizione, le feste in famiglia. Dapprima ero sola, ora ad accompagnarmi ci sono i miei bambini e il senso del Natale assume un altro significato. E’ proprio lì, nella cucina di mia madre, che ogni anno avviene un piccolo miracolo: il tempo si ferma per perpetrare dei rituali, per tramandare dei segreti che da sempre annunciano la festa. Ma cos’è esattamente la tradizione? “In antropologia la tradizione è l’insieme degli usi e costumi, e dei valori collegati che ogni generazione, dopo aver appreso, conservato, modificato dalla precedente, trasmette alle generazioni successive. (cit.)”. Proprio così, per questo motivo oggi ho deciso di parlarvi del dolce di mio nonno, cosa anche alquanto particolare declinata al maschile, dato che ad impugnare lo scettro di regina della torta generalmente è la nonna. Mio nonno aveva origini lucane, a casa sua era tradizione appunto, preparare un dolce a base di castagne e cioccolato: il castagnaccio, detto anche pizza di castagne. E’ un dolce che richiede una preparazione lunga e laboriosa, oltre che una notevole dose di pazienza ma il risultato finale, vi garantisco, è eccezionale. Ci divertiamo sempre mia madre ed io a assemblare le varie componenti di questa delizia di famiglia, con la fatica nelle mani ma il cuore tronfio di gioia per avere onorato ancora una volta il ricordo di chi fisicamente non c’è più ma vive comunque, negli sguardi nostalgici, e perché no, nella vita che continua negli occhi dei bambini che festosamente si prestano come assaggiatori golosi. Vi invito a preparare il dolce del nonno, vi delizierete in questi giorni di passaggio tra un anno e l’altro e, chissà, forse il bilancio apparirà più dolce!

 

Castagnaccio

Di Fabiola Quaranta

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

In una pentola ponete le castagne private della buccia, le foglie di alloro, un pizzico di sale, ricoprite di acqua e lasciate cuocere. Una volta lessate, privatele della pellicina e sbriciolate più finemente che potete, quindi passatele e ponetele in un tegame dove aggiungerete il cacao amaro e lo zucchero. Amalgamate bene i vari ingredienti ed aggiungete lentamente il latte ed il cucchiaio di burro. Fate cuocere a fuoco lento il composto ottenuto facendo attenzione che non attacchi sul fondo, quindi mescolate costantemente. Spegnete quando avrete ottenuto una crema e lasciate raffreddare, aggiungete quindi la vanillina, la cannella, il cioccolato fondente in pezzi ed una lacrima di Strega. Nel frattempo con gli altri ingredienti preparerete la pasta frolla. Lasciate che riposi anch’essa per circa mezz’ora. Dopodiché imburrate una teglia circolare e foderatela con un sottile strato di pasta frolla; versate all’interno il composto di castagne e cioccolato, quindi ricopritelo con un altro strato di pasta frolla, chiudendolo (come fosse una pizza ripiena). Infornate in forno preriscaldato a 180° fino a che non avrà raggiunto la doratura desiderata. Una volta raffreddato, spolverizzate con zucchero a velo.


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