
di Marina Betto
Prendi cinque donne di successo dell’enogastronomia, le mescoli ad un pubblico di giornalisti del settore, gli fai raccontare il loro vissuto, la loro storia, nella location unica di Castel Romano Designer Outlet (250 brand tra i più importanti marchi del lusso) ed ecco che con eleganza e stile rendi qualsiasi donna contenta di festeggiare l’otto marzo.
Loro sono: Iside De Cesare – chef stellato de La Parolina, nel viterbese, Cristina Brizzolari Cavalchini – responsabile dell’etichetta gourmet Riso Buono di Novara; Giulia Steffanina – socio fondatore della Scuola di Cucina e Pasticceria Les Chefs Blancs a Roma; Antonella Pacchiarotti – fondatrice dell’Azienda vitivinicola della Tuscia omonima; Clara Barra firma arcinota del Gambero Rosso.
Con molta semplicità ad un pubblico attento durante il talk show organizzato con Taste of Excellence queste imprenditrici hanno raccontato come sono riuscite a conciliare doveri familiari e impegni lavorativi, passione e logiche produttive. Se Iside de Cesare rasserena con il suo semplice sorriso anche mentre racconta che ad un certo punto della sua carriera è stata tentata di mollare tutto, perchè stanca dei ritmi ossessivi della cucina, Cristina Brizzolari Cavalchini (Dottore commercialista) sprona all’azione dicendo come da donna manager divisa tra Londra e Roma ha improvvisamente deciso di guidare un trattore, pur non avendolo mai fatto e cominciato a coltivare riso di grandissima qualità (Carnaroli e l’Artemide una varietà di riso nero) nella tenuta di Casal Beltrame (No) di propietà della famiglia del marito.
Oggi il marchio di riso da lei fondato “Riso Buono” è il favorito di molti chef stellati tra cui Cipriani. Giulia Steffanina entusiasma perchè pur essendo in dolce attesa di una bimba e con un evidente pancione non si esime dal mostrare al pubblico come si prepara un piatto veloce e gustoso” orzo con salsa di rucola e feta e pomodorini confit”, leggero e saporito verrà servito a tutti gli intervenuti al dibattito.
Antonella Pacchiarotti produttrice di vino e mamma di tre figli già molto grandi stupisce asserendo che il suo percorso è stato contrario a quello della maggior parte delle donne che lavorano, avendo pensato prima alla famiglia ed allevare i figli e poi a fare l’imprenditrice.
Nel 1999 impianta un vigneto di Aleatico, il vitigno tradizionale nella zona del lago di Bolsena, zona al confine tra Toscana e Umbria cuore della DOC Aleatico di Gradoli; Antonella segue la tradizione che vuole l’Aleatico dolce e nascono Butuni (Aleatico dolce Naturale doc) e Turan (Aleatico passito) il nome che gli Etruschi davano a Venere. Il secondo passaggio è stato vinificare l’Aleatico secco, prima il rosato e poi il bianco e il rosso, declinazioni di un vitigno che esprime così una certa versatilità grazie alla fantasia e il coraggio di una donna.
Infine la giornalista enogastronomica Clara Barra consiglia dedizione, sacrificio mescolato con ambizione e tanta passione, la stessa passione che l’ha animata fin da piccola per la Guida Michelin, che leggeva con avidità.
Cinque esperienze femminili che rivelano tutte come hanno fatto a farcela in un mondo di uomini, senza tralasciare la loro natura di donne naturalmente portata al sacrificio e al dono. Alcune non ce l’avrebbero fatta senza fortuna, altre senza studio, altre senza dedizione, altre ancora senza ambizione ma tutte ci hanno messo passione nel loro mestiere; queste oggi sembrano le carte da mescolare per fare una ricetta di donna di successo.
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