Roma: il Pangiall’Oro di Angelo Colapicchioni

Pubblicato in: Pasticcerie e Gelaterie
Angelo Colapicchioni

di Floriana Barone

Mandorle, pinoli, pistacchi, nocciole, noci, canditi, cioccolato, uva sultanina e miele: si chiama Pangiall’Oro, è una specialità natalizia e una rivisitazione del noto pangiallo romano, un dolce che risale all’epoca imperiale. L’ha inventato Angelo Colapicchioni nel suo forno, aperto dal 1934 in via Tacito, a pochi passi da Castel Sant’Angelo, in cui sforna pane, pizza e dolci. Nato a Roma e profondamente legato alla sua città, Angelo rappresenta la terza generazione di una famiglia di fornai, che si era trasferita qui negli anni Venti: la nonna, infatti, è stata una delle prime panificatrici dell’Alto Lazio”.

Del pangiallo ne parlava già Marco Gavio Apicio nel suo “De Re Coquinaria”: lo descriveva come un dolce di origini povere, nato come recupero di scarti. Per fare questo dolce si utilizzava frutta secca, miele e, in qualche occasione, si aggiungeva anche mosto d’uva: il composto veniva impastato e cotto insieme al pane nei forni di terracotta. Il pangiallo veniva preparato nel periodo natalizio, come dono da regalare alle persone care.

Angelo ha ripreso in mano un’antica ricetta, che non era molto diffusa nei forni della Capitale: così, nel 1977 è nato il “Pangiall’Oro” del forno Colapicchioni. La ricetta usata dal fornaio di via Tacito è la stessa di Apicio, riportata nel I sec d.C. Il Pangiall’Oro è un involucro dorato e luminoso che racchiude un impasto di frutta secca di ottima qualità: mandorle di Noto, pinoli, pistacchi di Bronte, nocciola gentile laziale, noci, uva sultanina, frutta candita, cioccolato fondente e miele. Si realizza una mezza sfera, su cui si spennella sopra una miscela di rosso d’uovo e farina. Poi si inforna. È stato poi brevettato nel 2002: a via Tacito Angelo lo prepara in ogni periodo dell’anno, anche se, per tradizione, rimane una specialità natalizia.

 

Forno Colapicchioni

via Tacito, 76/78,

00193 Roma

Telefono: 06/3215405

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