TERRE DEL PRINCIPE
Uva: pallagrello nero e casavecchia
Fascia di prezzo: da 5 a 10
Fermentazione e maturazione: acciaio
L’ultima giornata di festa mi rilasso sulla tavola domenicale di Terre del Principe dove Maurizio, il fratello di Manuela, interpreta la cucina campagnola in modo gentile e divertito, leggero e mai greve, con buoni spunti di sapore sempre sostenuti dall’acidità agrumata.
Noi però abbiamo fatto ricorso anche al Roseto del Volturno 2011, uno splendido rosato ottenuto per vinificazione in bianco di uve a bacca rossa dalla raccolta un po’ anticipata per gioire della freschezza della frutta.
Un bicchiere pieno e appagante, da conversazione e abbinabile, annuncio di estate, conferma di benessere e idee molto chiare in questa ansa del Volturno ancora fuori dal turismo di massa.
Bene così, in fondo, quando si declina il turistico non c’è più bisogno di viaggiatori e di critici, ma solo di persone in cerca di riposo.
Qui invece, non lontani dal forno di Pepe e dalla mozzarella del Casolare, si vive bene in questo sole di giugno che odora di grano trebbiato, di more e di albicocche.
Sul suolo nero, che ritrovi amaro nel sorso, lungo e intenso.
Sede a Castel Campagnano, Loc. Squille Contrada Mascioni Tel. 0823.867126 www.terredelprincipe.com Enologo: Luigi Moio Bottiglie prodotte: 55.000 Ettari: 13 di proprietà Vitigni: pallagrello bianco, pallagrello nero, casavecchia.
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