
di Tiziano Terracciano
Scoperte in Vigna si conferma ancora una volta un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di Motori, Vino e Natura. L’edizione di quest’anno, che si è svolta nei giorni 13 e 14 settembre 2025, ha visto un’affluenza straordinaria: la domenica oltre 80 equipaggi di auto scoperte hanno colorato le strade del Taburno, a cui si sono aggiunti numerosi partecipanti che, pur senza una cabriolet, hanno potuto vivere l’esperienza a bordo del bus scoperto messo a disposizione dall’organizzazione.
L’atmosfera è stata quella che ormai contraddistingue l’evento: una lunga e affascinante carovana di auto che attraversa i vigneti, creando uno spettacolo unico tra i filari in questa fase di vendemmia. Ogni curva, ogni scorcio del paesaggio, diventa cornice perfetta di un viaggio che unisce territorio, enogastronomia e convivialità.
Novità di quest’anno è stata la partecipazione di Ruben Santopietro, CEO di Visit Italy, la piattaforma che valorizza i borghi italiani, soprattutto quelli fuori dai circuiti mediatici. Grazie a un’app dedicata, è stato lui a fare da speaker ufficiale, raccontando in diretta agli equipaggi il territorio attraversato, le bellezze paesaggistiche e le testimonianze storiche che impreziosiscono il Taburno. Un valore aggiunto che ha reso ancora più coinvolgente e formativa l’esperienza del viaggio.
Il pranzo nelle cantine aderenti è stato ancora una volta uno dei momenti più attesi. Io ho avuto il piacere di fermarmi presso Fontanavecchia, una cantina in continua evoluzione, dotata anche di camere per l’accoglienza e di una sala degustazione aperta su prenotazione. Qui l’esperienza gastronomica ha seguito un percorso che ha esaltato i prodotti del territorio:
-Antipasto di prodotti Sanniti (tra cui Caciocavallo di Castelfranco in Miscano, Caciotta stagionata 15 mesi di Morcone, Salsiccia secca di Mastrofrancesco, Prosciutto crudo della Macelleria Rocco Rapuano di Torrecuso e verdure del proprio orto) accompagnato dal bianco Coda di Volpe Dop; -Mezzi paccheri al ragù della tradizione, preparato con cotechino, tracchie e guancia di vitello, abbinati al rosato TabaRosa; -Carne Marchigiana del Sannio con ristretto di Aglianico, in abbinamento naturale con l’Aglianico del Taburno DOCG TabaRosso; -Per concludere, una deliziosa crostata all’uva e crema allo Strega di Benevento, che ha unito tradizione e dolcezza in un finale memorabile.
Quest’anno, a rendere ancora più speciale l’organizzazione, c’è stato anche il coinvolgimento dei ragazzi di Torrecuso e dell’associazione Nico Falanghi – il cui nome è un omaggio ai due vitigni cardine del Taburno, l’agliaNICO e la FALANGHIna – che con il loro entusiasmo hanno dato un contributo prezioso alla perfetta riuscita della manifestazione. Inoltre hanno distribuito copie del loro giornalino che in questa edizione raccoglie alcune loro Poesie.
Un riconoscimento particolare va al prezioso e insostituibile contributo di Geppino Tolino, creatore e organizzatore di Scoperte in Vigna fin dalla sua nascita, ormai cinque anni fa. Accanto a lui, immancabile come sempre, l’amico Roberto Mattu con il quale a bordo delle proprie cabrio si testa il percorso, che con la sua presenza e il suo supporto ha dato continuità e forza all’evento.
Fondamentale per la riuscita della giornata è stato anche il supporto delle istituzioni e delle associazioni locali: i Carabinieri, la Protezione Civile, l’associazione ASTAExat per la promozione del territorio e, non ultimo, il Sindaco Angelino Iannella, presente tra la gente, che ha voluto testimoniare la vicinanza dell’Amministrazione a questa iniziativa.
A rendere memorabile la giornata non è stata solo la bellezza del paesaggio, ma anche l’impeccabile macchina organizzativa, capace di accogliere sia i “veterani” dell’evento sia i tanti volti nuovi. Questa capacità di crescere di anno in anno, mantenendo intatta la qualità e l’attenzione ai dettagli, è la forza di Scoperte in Vigna.
Ancora una volta, la manifestazione ha dimostrato come sia possibile mettere insieme passione per i motori e amore per il vino in un contesto unico, capace di valorizzare il territorio e di lasciare nei partecipanti la voglia di tornare. Ed è questa voglia di tornare che si tramuta nell’ormai solito saluto: “Ci vediamo l’anno prossimo! Un saluto che diviene promessa rispettata ogni mese di settembre nel ritrovarsi in questo splendido luogo con nuove e vecchie conoscenze, sorseggiando Vino, respirando aria di Vendemmia e apprezzando le sempre nuove sfumature del Territorio!
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