Non finiscono di stupire i vini bianchi da suolo vulcanico. Anche quando niente lascia prevedere nel progetto i tempi lunghi. Eccoci dunque intenti a sorseggiare la Falanghina del Sannio Senete del 2016 offerta durante il pranzo organizzato in onore di Riccardo Cotarella alla Guardiense dopo il riconoscimento della laurea Honoris Causa. Una Falanghina che farebbe da base a quella «dei Mille» e che noi abbiamo sempre adorato posizionandola tra le prime in classica della guida Mangia&Bevi. Cosa posso dirvi: l’allungo fumé e i primi sentori di idrocarburi tipici dei bianchi campani invecchiati da suolo vulcanico hanno fatto da cornice a freschezza assoluta e, ancora, ai rimandi di buona frutta bianca. Veramente una sorpresa piacevole che conferma la potenza di questo straordinario vitigno campano, cresciuto nel Sannio grazie alla azione di promozione del Consorzio e alla capacità dei produttori.
LA GUARDIENSE
GUARDIA SANFRAMONDI
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- Vigna Segreta Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2017 – Mustilli
- Aglianico del Taburno doc 2019, Fontanavecchia
- Vini Rossi Cantine Tora a Torrecuso– Nuove annate
- Falanghina del Sannio 2011 Vigne Sannite in Magnum
- Vigna Cataratte 1997 Aglianico del Taburno Riserva, Fontavecchia
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