
di Enrico Malgi
Ed anche questa è fatta! Nicola Campanile può finalmente tirare un grosso sospiro di sollievo insieme con tutto il suo instancabile staff di Radici del Sud, Salone dei Vini e degli Oli Meridionali. L’11 giugno questa manifestazione ha festeggiato la fine della XIII edizione nel suggestivo Castello Normanno-Svevo di Sannicandro di Bari, con la proclamazione dei settantasei vini vincitori, così come hanno sentenziato i trentadue giudici internazionali dei Wine Writers e dei Wine Buyers, dopo la consueta e consolidata valutazione col metodo del blind tasting.
Tra questi sono stati premiati anche tre vini di aziende dell’esigua pattuglia cilentana: primo posto per la Falanghina di San Salvatore, da parte della giuria dei Wine Buyers; il primo e secondo posto per l’Aglianico Vigna dei Russi dell’azienda Cobellis rispettivamente da parte della giuria dei Wine Writers e dei Wine Buyers e poi ancora il secondo posto per l’etichetta Eleanico Bianco sempre di Cobellis da parte dei giudici dei Wine Buyers.
Nicola Campanile è l’artefice principale che dodici anni fa quasi per scommessa ha ideato, promosso, organizzato e portato avanti un progetto che sembrava impossibile: riunire intorno a sé i produttori di vino da vitigni autoctoni di tutto il Meridione per la valorizzazione ed il rilancio commerciale. All’inizio nessuno credeva che questo evento potesse durare così tanto nel tempo, fino ad assumere ormai una riconosciuta leadership nel Sud Italia per un format innovativo ed unico nel suo genere e che cresce esponenzialmente anno dopo anno. Giova ricordare che dal primo momento c’è stato il pieno sostegno da parte della Regione Puglia e di altri sponsor (compreso questo blog), che ancora adesso non fanno mancare il loro pieno appoggio.
La giornata finale è stata caratterizzata da banchi di assaggio di tutti i trecento vini in concorso di cento produttori e di venti etichette di olio evo, ospitati nelle ampie sale del maniero. Largo spazio poi al convegno tenutosi nella biblioteca del castello: “Autoctoni e ristorazione: l’identità per sfidare i mercati internazionali”. Sono intervenuti i presidenti delle associazioni partner della manifestazione: Assoenologi, Ais Puglia, Onav Puglia, Aepi e Vinarius, insieme con i giornalisti ed i buyers internazionali che hanno partecipato alla settimana di approfondimento. Tra questi anche il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Mario Cosimo Loizzo (nativo proprio di Sannicandro), il sindaco di Sannicandro Giuseppe Giannone ed il Presidente degli Assoenologi della Puglia, Calabria e Basilicata Massimiliano Apollonio. Introduzione da parte dello stesso Nicola Campanile.
Dalle ore 21,00 alle ore 24,00, a chiusura del Salone, la degustazione dei vini e degli oli si è spostata nella corte del castello. Durante la serata sono stati serviti sette squisiti piatti di altrettanti chef del Sud Italia, che hanno aderito al tema “Più salute e recupero”: Giacomo Racanelli di Aromi e Bistrot di Sannicandro (Ba), Riccardo Barbera di Masseria Barbera di Minervino Murge (Bt), Peppe Zullo di Orsara di Puglia (Fg), Mirko Balzano del Ristorante Triglia di Avellino, Giovanni Ingletti e Cosimo Russo de La Taverna del Porto di Tricase (Le) e Mariantonietta Santoro de Il Becco della Civetta di Castelmezzano (Pz). E qui, data anche l’ora di cena ed il modico prezzo pagato di appena 15 euro per le due degustazioni, tutte le postazioni sono state prese d’assalto da un pubblico numeroso e fremente. In sottofondo una dolce musichetta, a cura del dj Toni Grandolfo, ha accompagnato la splendida serata.
Organizzazione come al solito perfetta e minuziosa. Adesso non resta altro che darci appuntamento all’anno prossimo per la XIV edizione, che sarà sicuramente impeccabile come sempre e per questo Nicola da perfetto stacanovista è già al lavoro. Non si ferma mai quest’uomo, come cavolo farà?
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