Ci sono notizie che possono dire tutto e non essere niente. Ma noi speriamo che il pranzo organizzato da Enzo Coccia e Antonio Starita alla Scialuppa di Borgo Marinari sia foriero di una svolta nel mondo della pizza napoletana.
Dopo tante polemiche, scambi di accuse, gelosie, finalmente alcuni dei protagonisti di questi anni hanno deciso di vedersi senza mediazioni, nè di associazioni, né di produttori e neanche, diciamolo, di giornalisti. Segno che, come noi da tempo sosteniamo, ciascuno deve tornare a fare la propria parte svolgendo bene il proprio ruolo.
All’invito hanno aderito tutti: i fratelli Ciro, Francesco e Salvatore Salvo, Attilio Bacchetti, Guglielmo Vuolo. Gino Sorbillo e Franco Pepe.
Un modo per guardarsi in faccia e discutere: sulla diversità di stile, sulla partecipazione ad eventi. Un tentativo di dare razionalità a insicurezze e individualismi di un mondo che è crsciuto troppo in fretta e che continuerà a crescere nei prossimi anni.
“Noi siamo la terra di mezzo -scherza Enzo Coccia – non siamo vecchi ma neanche giovani. Noi abbiamo imparato il lavoro andando a bottega dai nostri genitori, adesso i ragazzi vogliono la visibilità perché il mondo sta cambiando, ci sono i social. Dobbiamo essere contenti del fatto che i nostri clienti fanno la fila, e cercare di crerae un dialogo tra noi e non essere gelosi se a volte si parla di uno e avolte di altri. Dobbiamo essere uniti”.
Al momento nessun impegno preciso, la promessa di rivedersi entro Natale.
Se sono rose, fioriranno.
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