Sorrento, Grand Hotel Excelsior Vittoria e la cucina di Luigi Tramontano a Terrazza Bosquet

Piazza Torquato Tasso, 34
Tel. 081.8071044
www.exvitt.it
Sempre aperto
Costo: da 60 a 100 euro

Quanto entri nei giardini dell’Excelsior Vittoria, uno degli alberghi storici ancor a gestione familiare, la crisi ancora più lontana di quando si passeggia a Sorrento, magari al casello di Castellammare. Profumo di Old England, panorama mozzafiato su Napoli e sul Vesuvio, davvero uno dei posti più belli costruiti dall’uomo in terra.
E le camere non hanno la scheda magnetica, ma la vecchia cara chiave pesante che apre sempre.

La famiglia Fiorentino ha voluto puntare sulla cucina d’autore e si è mossa con determinazione, tanto più gratificante in un momento in cui i ragionieri che dirigono le aziende pensano solo ai tagli. In cucina è arrivato Luigi Tramontano, da Villa Cimbronedoveproprio lo scorso anno ha conquistato la stella. In sala due calibri da novanta, che dico, da cento: la moglie Nicoletta Gargiulo, presidente dell’Ais Campania e campionessa italiana nel 2007 e, dalla Torre del Saracino, il mitico Luciano Esposito con la voglia di rimetetrsi in gioco dopo vent’anni con Gennaro.

Nessuna rottura, sia chiaro, giusto per tagliare la lingua ai pettegoli. La terrazza dove si cena all’aperto pullula di clientela straniera e ogni seraè pienone assoluto.

La cucina di Luigi, formatosi al Don Alfonso, poi una solida esperienza a Casa Scola a Gragnano. Spuntano dunque sempre gli ingredienti di territorio in ogni piatto, costruiti e pensati anche d aun punto di vista estetico.

 

 

I sapori dunque sono ben centrati, come in questo primo piatto molto Terra delle Sirene, un orto mare di grande livello, fresco e scattante al palato.

Anche in questa esecuzione il mare domina, un piatto di grande intensità gustativa.

E voilà anche il primo di carne, nei grandi alberghi con gli stranieri è sempre difficile escluderla dal menu, anche se si è in riva al mare.

Di scuola francese questo abbinamento tra astice e provolone del monaco.

Buonissima anche la cernia all’olio e patate viola. Grandeestestica del piatto e sapore marino fresco in bocca.

 

L’altro mare è sullo stesso livello. Una grande pezzogna, pesce di profondità tipico della Penisola Sorrentina che ha le rocce che si tuffano a picco nel mare.

Magnifico anche l’agnello, una esecuzione didattica.

Quando poi passiamo ai dessert viene da dire che bisognerebbe tornarci apposta: Luigi nasce come pasticciere, scuolam di precisione millimetrica e, insieme a Nicoletta, mette a punto anche la presentazione del piatto.

Il dessert al limone è un capolavoro assoluto che vale da solo il viaggio.

 

 

La cantina, inutile dirlo, è ampia e profonda, piena di curiosità interessanti da scoprire e una Campania rassicurante, completa, ma non scontata.

 

Dunque tanto ottimismo, tanta capacità di reagire al senso comune di abbattimento che pervade il paese. Qui, nel Sud più bello e desiderabile.

Con queste premesse, credo che nessun ostacolo potrà fermare il Bousquet verso i traguardi più belli e prestigiosi.

 


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